Sequestrata nave madre tunisina con 23 pescatori: scaricava clandestini a Lampedusa

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Ventitrè cittadini tunisini, tra cui due presunti minori, sono stati sottoposti a fermo con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

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Si tratta dei membri dell’equipaggio del motopesca tunisino Hadj Mhamed di 27 metri, posto sotto sequestro dai militari della sezione operativa navale della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera di Lampedusa. Sono accusati di avere trasportato illegalmente cinque cittadini tunisini, che avevano pagato 4.000 dinari (circa 1.300 euro) a testa per essere trasportati dalle coste vicino al porto di Mahdia (Tunisia) a Lampedusa, col sistema della “nave madre”: a poche miglia dall’isola i clandestini sono stati imbarcati su uno dei tre barchini a motore a disposizione del motopesca e indirizzati verso Lampedusa.

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Ormai è così da anni. Sono le famigerate associazioni di pescatori tunisini che gestiscono il traffico verso l’Italia. E noi non li affondiamo. Ci facciamo sequestrare i nostri dal sedicente governo di Tunisi.

E anche loro fanno parte dell’organizzazione:

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Il motopesca è stato intercettato in acque italiane e scortato a Lampedusa dai militari operanti, dopo che due membri dell’equipaggio si erano gettati in acqua, per cause ancora da accertare.