Altri positivi sbarcano a Pozzallo e trenta fuggono durante controlli: spariti

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Dopo la fuga dei dall’hotspot di Bisconte di Messina, il copione si ripete a Pozzallo. Dalla struttura del Ragusano, infatti, sono scappati trenta clandestini tunisini. Probabilmente, molti di loro infetti.

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Il gruppo avrebbe approfittato della attenzione concentrata nella banchina cosiddetta “commercial” del porto siciliano, dove era attraccata la nave petroliera Cosmo per le procedure di accoglienza e di controllo dei nuovi arrivati prelevati in acque maltesi, per eludere la sorveglianza e fare perdere le proprie tracce.

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Questi sono i controlli ridicoli del governo. Del resto: invece di rimandarli in Tunisia li sparpagliano in tutta Italia. Siamo in presenza di un piano criminale.

Intanto, confermata dall’esito del tampone la positività al covid 19 di uno dei migranti sbarcati da qualche ora a Pozzallo; si tratterebbe di un giovane subsahariano.




2 pensieri su “Altri positivi sbarcano a Pozzallo e trenta fuggono durante controlli: spariti”

  1. Quando impareranno che almeno gli dovrebbero fare anche gli esami per TBC e meningite sarà sempre troppo tardi.

  2. E temo che sia già troppo tardi per immaginare un rimpatrio di decine di milioni di individui, servirebbe una logistica come mai è stata creata nella storia umana, un servizio d’ordine, perché si ribellerebbero, e probabilmente una guerra con paesi africani che certo non rivorrebbero la ‘cremé’ che gli rispediremmo.
    Un progetto che anche con la massima determinazione dei politici e la convinzione e appoggio del popolo, richiederebbe decenni, spese e spargimento di sangue per le ribellioni e la necessità di creare delle teste di ponte sulle coste africane.

    E tutto perché si è deciso, per rigorosi spiriti umanitari che questa gente doveva venire in Europa, riempiendo i vuoti lasciati da edonismo sfrenato, nichilismo e aborti, lasciando alle generazioni successive la tremenda matassa da sbrogliare.

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