EPIDEMIA COLPOSA: FALSI NEGATIVI A LAMPEDUSA PER TRASFERIRLI E DIFFONDERE IL VIRUS

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Il 13 luglio i medici di Lampedusa certificano la negatività di 50 persone. Ma dopo otto giorni i risultati si rovesciano per decine di immigrati. Il sindaco protesta: “Alzerò barriere umane”

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Il certificato di negatività, firmato dai medici di Lampedusa, è del 13 luglio. Ma otto giorni dopo, il tampone effettuato dalla Asp di Potenza racconta un’altra storia che oggi rischia di far divampare, dalla Basilicata, un nuovo focolaio: quello della rivolta contro i trasferimenti nei centri di accoglienza di tutta Italia dei migranti che sbarcano sulle nostre coste. Dei 50 trasferiti in Basilicata, ben 26 (in realtà 36 ndr) sono risultati positivi.




2 pensieri su “EPIDEMIA COLPOSA: FALSI NEGATIVI A LAMPEDUSA PER TRASFERIRLI E DIFFONDERE IL VIRUS”

  1. Continuo a sostenere che vanno inondati di class action; se avessimo una magistratura degna, potremmo anche fare un diluvio di esposti singoli, ma…….🇮🇹

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