La bufala del ‘Recovery Fund’, governo prepara scostamento di bilancio per 25 miliardi

Vox
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Il recovery fund non esiste. E’ una finzione mediatica. Altrimenti non accadrebbe questo:

Il Cdm, si apprende da fonti ministeriali, ha dato il via libero ad uno scostamento di Bilancio da 25mld. La riunione era stata preceduta da un lungo vertice dei capidelegazione e responsabili economici di maggioranza con il premier Conte.

Nell’incontro che ha preceduto il Cdm si sarebbe anche parlato del Recovery fund.

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Il governo chiederà l’autorizzazione al Parlamento per un ulteriore ricorso all’indebitamento di 25 miliardi di euro nel 2020, 6,1 miliardi nel 2021, 1,0 miliardi nel 2022, 6,2 miliardi di euro nel 2023, 5,0 miliardi di euro nel 2024, 3,3 miliardi nel 2025, e 1,7 miliardi a decorrere dal 2026. Il nuovo livello di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è, di conseguenza, fissato all’11,9 per cento del PIL nel 2020. Il nuovo livello del debito pubblico si attesta al 157,6 per cento del PIL nel 2020.

Venticinque miliardi è l’esatta dimensione della spesa in fancazzisti in hotel in questi anni.

Ricordiamo che il governo ha bisogno della metà più uno dei voti di tutti i membri del Senato per approvare lo scostamento di bilancio. E non ci sono. Non ha la maggioranza assoluta. Vedremo chi correrà in soccorso di questi criminali.




3 pensieri su “La bufala del ‘Recovery Fund’, governo prepara scostamento di bilancio per 25 miliardi”

  1. Verità, menzogna, onore e gloria o “non si vince così”? Come insegnare alla prole cosa sia giusto o sbagliato o quando sia necessario andare oltre? Partendo dal presupposto che io ero in grado di imparare i nomi dei parenti del mio avversario solo per insultarlo a tema e distrarlo dal suo obiettivo per questa estate ho imposto alla prole la lettura dei libri di Orson Scott Card, ed in particolare obbligatorio per tutti (perchè la piccola in teoria non ce la avrebbe fatta a leggerli tutti in tempo) il libro della recensione di stanotte: “Ender’s Game” (Il gioco di Ender, 1985).
    La recensione è dovuta al fatto eccezionale che la piccola abbia finito il libro e ne voglia ancora. Ce ne sono altri 4, spero di stupirmi per il risultato finale.
    La storia parte da un classico evento invasivo catastrofico; una razza aliena di insettoidi cerca di colonizzare la Terra ma viene sconfitta 50 anni prima degli eventi descritti nel libro.
    A questo punto chi comanda decide che è assolutamente necessario evitare che questo succeda di nuovo. Andrew “Ender” Wiggin nasce come “terzo” in un mondo dove sono concessi solo due figli: rara eccezione, concessa perchè già il fratello e la sorella maggiore si erano dimostrati promettenti in un “certo campo” ma poi scartati uno per eccessiva violenza e l’altra per eccessiva cedevolezza. Scopo di chi decide è trovare un nuovo Giulio Cesare o un nuovo Napoleone che sia in grado di condurre al successo la guerra degli uomini contro i “Formic”. Ender viene scelto perchè nel gioco e nella vita non lascia mai opportunità di ritorsione all’avversario. Ogni sua azione è finalizzata al successo sia sociale che effettivo e tutto questo in maniera totalmente istintiva. In più, quando il bimbo (perchè Ender ha dieci anni) viene trasferito nello spazio per l’addestramento i suoi fratelli sulla Terra utilizzano “internet” per propagare idee da troll che li portano ad avere una posizione di controllo sui destini del mondo.
    Senza esagerare con il racconto, perchè una recensione non è un Bignami, consiglio assolutamente la lettura a grandi e soprattutto piccini. Per imparare che non serve vincere una ripresa, ma è importante vincere l’incontro. Costi quello che costi.
    Versione originale in Inglese.
    https://s3.amazonaws.com/scschoolfiles/112/ender%E2%80%99s_saga_-_2_-_enders_game.pdf

    1. Non è importante quanto è grande il gatto nell’avventura, ma è importante quanto è grande l’avventura nel gatto.

  2. Hanno avuto prova della grande solidarietà europea quando in pandemia le mascherine venivano bloccate alle dogane degli amici europei. Non gli è bastato, hanno voluto un’altra prova di generosità ed ecco il recovery fund

I commenti sono chiusi.