Invasione: 1.400 africani sbarcano a Lampedusa in 48 ore, arriva Salvini – VIDEO

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Questa è un’invasione militare. Serve una risposta militare.

SIAMO GOVERNATI DA UN BRANCO DI CRIMINALI PSICOTICI: URGE UN TSO POPOLARE COLLETTIVO PER RIMUOVERLI DA DOVE SONO IN GRADO DI NUOCERE

Notte d’inferno a Lampedusa dove, fra soccorsi realizzati nelle acque antistanti all’isola e approdi autonomi, si sono registrati 15 sbarchi per complessivi 294 CLANDESTINI. Sei gli sbarchi autonomi – con un minimo di 8 tunisini e un massimo di 20 – avvenuti a molo Favarolo e al porto commerciale. In un unico intervento, poco prima dell’alba, la Capitaneria di porto è riuscita a rintracciare tre barchini con a bordo un totale di 103 CLANDESTINI provenienti dalla Libia, dalla Tunisia e dal Bangladesh.

All’hotspot di Lampedusa, capace di ospitare nell’unico padiglione operativo massimo 95 INVASORI, si trovano al momento 954 extracomunitari. La struttura d’accoglienza è in tilt, ieri erano stati trasferiti – con i traghetti di linea per Porto Empedocle – 280 CLANDESTINI: 200 la mattina e 80 con la motonave della sera.

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In tutto parliamo di oltre 1.400 clandestini in 48 ore. Un esodo gestito da criminali con la complicità di altri criminali.

Criminali che mettono a rischio la sicurezza nazionale. Visto che un migliaio di mercenari e tagliagole del jihad trasferiti dai turchi in Libia per sostenere le milizie di Fayez al-Serraj sarebbero sbarcati in Italia coi barconi trainati dal governo italiano.

È quanto reso noto dal maggiore-generale Ahmed al-Mismari, portavoce del Libyan National Army del generale Khalifa Haftar.

Secondo quanto dichiarato da al-Mismari, soltanto nella giornata di martedì sarebbero 483 i terroristi imbarcatisi verso le coste italiane, aggiungendo che i clandestini avrebbero addirittura utilizzato le imbarcazioni fornite al Gna per controllare le coste.

L’Italia rischia così di trovarsi centinaia di tagliagole con esperienza sul campo di battaglia a piede libero sul proprio territorio.

Infine, il portavoce dell’Lna ha puntato il dito contro la Turchia, accusandola di avere tutto l’interesse a portare avanti e diffondere la crisi nell’area.

Ed è solo l’inizio, visto il nuovo indulto in Tunisia con scarcerazione di massa:

Si ingrosseranno le fila dell’esodo tunisino verso Lampedusa. Con un governo criminale che, invece di bloccarli e riportarli indietro, li traghetta sull’isola e poi in Sicilia. E da lì in varie parti d’Italia dove possono diffondere il contagio.