Camorra investe nel PD: arrestato sindaco dem a Napoli

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E non è la sola organizzazione di un certo tipo a confidare nel Pd.

Terremoto nel Comune di Marigliano: arrestato il sindaco Antonio Carpino. Scambio elettorale politico-mafioso e corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso. Per questi reati è stato arrestato il sindaco di Marigliano, attualmente in carica, l’avvocato penalista Antonio Carpino. Ne dà notizia l’arma dei Carabinieri. Secondo fonti interne al Comando Provinciale, i reati ipotizzati sarebbero stati commessi dall’ottobre 2014 al giugno 2015.

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L’ordinanza di misura cautelare di custodia in carcere, consegnata dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Castello di Cisterna (su provvedimento del Gip del Tribunale di Napoli e richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia), è stata destinata anche a Luigi Esposito, già in carcere in regime intramurario ex 41bis. Esposito è ritenuto indiziato in concorso con Carpino. A mettere nei guai il sindaco le dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia (anche loro gravemente indiziati in concorso).

Eletto nel 2015, Carpino aveva poche ore fa confermato la propria ricandidatura per le prossime comunali. “Alle prossime elezioni amministrative del 20 e 21 Settembre 2020 il Partito Democratico di Marigliano, unitamente a tutta la coalizione di maggioranza politica, rinnova la propria fiducia ed il proprio sostegno al candidato Sindaco Antonio Carpino“, si leggeva in una nota del Pd. Carpino è anche Presidente del Tavolo dei Comuni dell’Agenzia di Sviluppo Area Nolana.




Un pensiero su “Camorra investe nel PD: arrestato sindaco dem a Napoli”

  1. In Italia è molto difficile che un individuo finisca in carcere nella fase precedente il processo.
    Affinchè ciò accada ci devono essere dei motivi di sicurezza molto seri soprattutto nel caso che chi viene arrestato è un colletto bianco, non parliamo poi di detenzione in carcere se l’imputato è un avvocato.
    Se questo Sindaco/avvocato lo hanno messo in carcere vuol dire che ci sono delle prove schiaccianti e che trattasi di persona pericolosa che non può essere gestita in regime di arresti domiciliari.

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