Le vacanze da nababbo di Napolitano con 10 uomini di scorta: li pagate voi

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Le vacanze principesche di Napolitano e signora non sono una novità. Il protagonista della Trattativa Stato Mafia è a Cecina, nella foresteria del Comando logistico dell’Esercito. Con due autisti, i filippini e il medico personale.

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Villa Ginori è una base logistica militare con sbocco diretto sulla darsena di Cecina Mare, funge da foresteria per le famiglie dei militari. Sembra uno di quei residence della nomenclatura dell’Est che tanto piacevano a Napolitano.

Tutta un’ala della foresteria è stata occupata dal presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. È il secondo anno che il 95enne si presenta con il suo seguito. Una stanza è stata riservata al medico personale. Altre ai filippini della coppia. E poi, ovviamente, c’è la scorta.

Nel 2019 l’ex presidente della Repubblica si trattenne a Villa Ginori quasi cinquanta giorni. E la sua segreteria ci tenne a precisare che l’ex dirigente del Pci si era pagato da solo il soggiorno. Ovviamente con i soldi del vitalizio che gli passano i contribuenti. Oltre allo stipendio da senatore a vita.

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E pagate anche l’enorme dispositivo di scorta. Oltre dieci uomini di scorta che si danno il cambio, facendo turni estenuanti davanti alla sua stanza. Non solo: marito e moglie ci hanno tenuto ad avere due autisti. Uno per lui e uno per lei. A quanto pare, anche a causa di condizioni di salute tipiche della veneranda età, l’ospite si fa servire i pasti in camera e limita le sue uscite al perimetro della residenza. Però ha dieci uomini di scorta. Ai quali vengono pagati straordinari, integrativi, pasti in trasferta.

Già l’anno scorso il caso era stato segnalato dal sindacato di polizia: «Troppi poliziotti di scorta al presidente della Repubblica emerito Giorgio Napolitano. Ben quattro agenti, due per lui e due per la moglie. Così si penalizza il controllo del territorio in un momento delicato come l’estate». Lo dichiarava il segretario del Sindacato autonomo di polizia, Stefano Paoloni.

Ma non ci sono solo poliziotti a garantire la sicurezza dell’ex alta carica dello Stato. Gli uomini impegnati al fianco dell’ex presidente sembra che siano più di dieci in totale. «La scorta per il presidente emerito Napolitano, sacrosanta, distoglie almeno dodici poliziotti, finanzieri e carabinieri dal controllo del nostro territorio, proprio in un periodo in cui moltiplichiamo le presenze», si era lamentato nel 2019 il sindaco di Cecina, Samuele Lippi, «la nostra cittadina è relativamente tranquilla, anche se vi è la piaga dei furti negli appartamenti». Grazie a quelli importati dai compagni di Napolitano in Italia. Ma lui ha la scorta, voi no.