Immigrati infetti in fuga, è allarme contagio in Sicilia: “Governo vanifica i nostri sforzi”

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Covid positivi fra gli immigrati in provincia di Ragusa. “Il governo nazionale non vanifichi gli sforzi dei siciliani per la sicurezza”. Giorgio Assenza chiede “lucidità” d’intervento a Roma

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“Le frequenti fughe, verificatesi anche in pieno lockdown, dalle strutture di accoglienza nel Ragusano (al netto di qualche rientro avvenuto ben tre mesi dopo) e, in particolare dalla ex azienda San Pietro, non adatta ad accogliere profughi, sommate alla presenza di molti positivi, comunque a contatto con gli altri non colpiti dal virus, ci inducono a una riflessione composita – dice Giorgio Assenza – Innanzitutto che non possiamo proprio sentircela di vanificare, di mettere a rischio di vanificare l’ottima politica di prevenzione anti Covid messa in atto dal governo regionale, con risultati tranquillizzanti come in non molte altre regioni italiane anche grazie alla collaborazione responsabile dei siciliani. Da qui, quindi – la seconda e conseguenziale considerazione del presidente del Collegio dei Questori in Ars – parte un immediato alert al governo nazionale perché metta a punto tutte le misure atte a non doversi, in un domani che non debba mai venire, responsabile di una recrudescenza della peste del 2020”.

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“Un margine può e deve cominciare ad esser alzato – conclude Assenza – ben distinguendo i richiedenti asilo per motivi di carestia o di guerra dagli immigrati tout court: non per razzismo né per altri individualismi pelosi ma sono i tempi, comunque di pandemia, essi stessi a portare a decisioni e interventi razionali… sono stati del resto questi tempi a render logico il respingimento di alcuni ricchi turisti del Qatar e a portare alla chiusura dei confini per i provenienti da una ventina di Stati nel mondo. Aspettiamo una lucida alzata di ingegno nazionale che si ben sposi con gli interventi razionali fin qui attuati dalla Regione”.