Invasione, Poliziotti: “Lamorgese mente, arrivano a migliaia da zone infette e da lei solo promesse”

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Rotta balcanica, rintracciati altri 35 clandestini sul Carso. A migliaia in marcia verso l’Italia.

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A differenza delle parole del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, la Rotta balcanica in direzione dell’Italia continua. Senza sosta. Ieri, 15 luglio, verso le 8 del mattino, sono stati rintracciati tra il territorio di Dolina e il Carso altri 35 clandestini di cui 31 di nazionalità afghana e quattro provenienti dal Pakistan. Tre sono stati portati in ospedale per accertamenti sanitari dal personale del 118 che li ha visitati una volta condotti presso il centro di Fernetti.

Saranno probabilmente ‘positivi’, visto che la rotta balcanica è un focolaio del contagio. Ma non lo sapremo mai.

E i poliziotti sono in rivolta contro il governo. Abbiamo ascoltato con attenzione le dichiarazioni del Ministro dell’Interno Lamorgese, al termine della visita a Trieste, che non esiste emergenza “rotta balcanica” o meglio che la “rotta balcanica sta andando abbastanza bene”. Effettivamente dalla rotta balcanica i flussi stanno andando molto bene ed hanno raggiunto cifre ragguardevoli, solo per citare alcuni numeri, da metà maggio a oggi, la sola Polizia di Frontiera di Trieste ha rintracciato oltre 930 clandestini, a Udine nello scorso fine settimana ne sono stati individuati oltre 150″. Così il segretario regionale del Sap Olivo Comelli in seguito alla visita del ministro.

Un migliaio sono in due punti della frontiera.

“Per il Sap – continua Olivo -, la questione immigrazione in questi territori è un’emergenza e come tale deve essere sostenuta dall’Esecutivo, avevamo chiesto rinforzi, oggi la polizia frontiera terrestre di Trieste è sotto organico di oltre 20 unità, ma i quaranta uomini promessi nessuno li ha visti, avevamo chiesto strutture idonee e mezzi adeguati per quella tipologia di servizio, ma ad esclusione di un paio di mezzi e una tensostruttura per il triage a Fernetti null’altro si è mosso. E’ chiaro che i media nazionali danno poca attenzione a quanto avviene in queste terre ma i numeri dicono ben altro, rispetto allo scorso anno il numero degli ingressi è più che raddoppiato e se pur vero che, da metà maggio, data della sigla dei nuovi accordi con la Slovenia, le riammissioni sono aumentate, non raggiungono nemmeno la metà dei rintracci effettuati”.

“Anche sull’emergenza Covid-19 – precisa il segretario -, avevamo chiesto al Ministro un minimo di attenzione e che facesse visita ai ns colleghi impegnati in prima linea, avevamo chiesto anche, come dovevamo comportarci all’indomani dell’ordinanza emessa dal Ministro della Salute che “ha vietato l’ingresso e il transito in Italia alle persone che nelle ultime due settimane hanno soggiornato o transitato in una lista di 13 paesi tra cui Macedonia del Nord e Bosnia Erzegovina”, nel momento in cui vengono rintracciati e identificati dei clandestini provenienti per certo dalla rotta balcanica e quindi attraverso uno o più dei 13 paesi presenti nella black list. Niente di tutto questo, solo dichiarazioni di facciata e belle promesse mai mantenute”.

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La carovana islamica, di migliaia di clandestini, è in marcia verso l’Italia. Pakistani e bengalesi, soprattutto, richiamati a casa nostra dai loro imam delle moschee abusive. Sentite:

Invece di caricarli sul primo aereo verso il Bangladesh, le organizzazioni internazionali li sollazzano e finanziano per facilitarne il viaggio verso l’Italia. E’ un piano di invasione e sostituzione etnica a largo respiro.

Per questo è urgente un muro difensivo al confine con la Slovenia.

25mila islamici verso l’Italia, Polizia chiede aiuto: dov’è l’esercito?

Nei campi per clandestini in Bosnia ci sarebbero, secondo fonti della polizia slovena, almeno 10 mila persone pronte a partire verso l’Italia. Il continuo flusso di clandestini è, sempre secondo fonti di polizia della vicina repubblica, in aumento.

E poi finiscono per infestare le nostre città: