L’obiettivo di Conte: rovinare l’estate agli italiani, DPCM anti-vacanze

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Sarebbe bastato non importare migliaia di infetti extracomunitari.

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Tra due giorni, il nuovo dpcm di Giuseppe Conte per inasprire le misure di sicurezza per contenere il contagio da coronavirus. La data prevista è il 14 luglio.

Li hanno fatti entrare per causare una seconda ondata e poi rimandare le elezioni:

SBARCATI MILLE IMMIGRATI INFETTI: ATTENTATO ALLA SALUTE PUBBLICA, ARRESTATE CONTE PER EPIDEMIA COLPOSA

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Ma nelle ultime ore iniziano a filtrare indiscrezioni relative al pacchetto di provvedimenti in grado di stravolgerci l’estate. In primis le mascherine, confermate nei luoghi chiusi e obbligatorie, mentre potremo non usare i guanti. Dunque resta l’obbligo di lasciare le proprie generalità nei luoghi pubblici, che conserveranno i nostri dati per 14 giorni. E ancora, necessaria la sanificazione di tutti i luoghi, la presenza del disinfettante per igienizzare le mani e i termoscanner per la rilevazione della temperatura corporea quando si entra in centri commerciali e uffici.

Probabilmente slitterà la riapertura di discoteche e sale da ballo: la proroga del divieto dovrebbe durare fino al termine del mese. La riapertura, per i locali all’aperto, era prevista per martedì. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha spiegato che ““se le Regioni decideranno di farlo autonomamente, possono eliminare le restrizioni ma dovranno assumersene le responsabilità”. Pilato.

Quindi il divieto, ridicolo e non rispettato da nessuno, di assembramento, che permane ovunque, nei locali ma anche nelle spiagge: pena, multe salatissime a chi non rispetta le regole. Peccato che non ci sia alcun controllo.

In particolare, saranno gli stabilimenti balneari ad essere nel mirino delle forze dell’ordine: necessario rispettare il distanziamento previsto tra ombrelloni, sdraio, bagnanti. Inoltre, locali e ristoranti dovranno continuare a controllare gli accessi ad aperitivi, pranzi e cene. Insomma, si continuerà a vivere in un clima di libertà sospesa.




4 pensieri su “L’obiettivo di Conte: rovinare l’estate agli italiani, DPCM anti-vacanze”

  1. Io le vacanze me le faccio al lavoro. Comunque se qualcuno vuole farsi contagiare io glielo lascerei fare, a patto che firmi una liberatoria con cui poi rinunci a qualsiasi prestazione sanitaria. Si cura a casa dal virus “che non esiste” o dall’influenza, al massimo si compra la tachipirina a sue spese. Così la smetteranno di rompere i coglioni, l’importante è che non vogliano contagiare chi alla propria pelle ci tiene e mi pare che il problema alla fine sia questo, che vogliono avvicinarsi senza protezione a chiunque, se no si sentono come se avessero la peste, poverini, per farli sentire meglio io dovrei mettere a rischio me e la mia famiglia.

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