Poliziotti denunciano Conte: “clandestini infetti escono e non possiamo fermarli”

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Clamorosa la denuncia dei poliziotti. E quello che accade in Sardegna accade in tutte le zone di sbarco di clandestini infetti. Il governo vuole distruggere il turismo e sta attentando alla salute degli italiani. Tutto per avere la scusa di prorogare lo Stato di Emergenza e rimandare sine die le elezioni regionali che suonerebbero il de profundis per questo governo abusivo.

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“Com’è noto in questi giorni scorsi sono sbarcati presso le coste sarde centinaia di migranti di origine algerina, condotti presso la struttura di Monastir per le necessarie attività di routine inerente l’identificazione, i controlli sanitari e le interviste da parte degli operatori Frontex. A seguito dell’emergenza Covid-19 il centro non può gestire nessuno in quarantena, dato che alcuni ospiti sono già risultati positivi ai controlli; poiché molti ospiti escono abitualmente indisturbati, la struttura è diventata inadeguata creando potenziali problematiche di sicurezza sanitaria”. Lo afferma il segretario provinciale del Siulp Polizia Antonello Pirisi.

Incredibile. Abbiamo clandestini infetti che escono liberamente non rispettando la quarantena e diffondono così il contagio nella popolazione locale. Lo stesso governo che vuole il TSO per gli italiani.

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“In tutto questo marasma ogni giorno i poliziotti del XIII Reparto Mobile e della Questura, impegnati per la vigilanza, sono costretti a fare da semplici spettatori, non possono intervenire, non possono controllare chi rientra dopo la fuga, quindi senza poter capire cosa viene introdotto nei dormitori. In oltre per poter cercare e riportare al centro gli immigrati si devono utilizzare le poche pattuglie della stradale e le volanti della questura di Cagliari, distogliendole così dal loro impegno quotidiano del controllo del territorio”.

Il S.I.U.L.P. chiede “alla politica ed al Prefetto di Cagliari la chiusura dello stesso centro, trasferendo gli ospiti presenti in strutture adeguate che garantiscano a chi è alloggiato una degna permanenza, tenuto conto che in caso di quarantena potrebbe durare anche mesi, ma in particolare modo per i lavoratori della Polizia di Stato che devono assicurare la sicurezza ai cittadini dei Comuni limitrofi alla struttura, sia da un punto di vista prettamente di Ordine pubblico che in generale di natura sanitaria”.