Chirurgo si lamenta perché deve operare gay al retto durante emergenza Covid: denunciato per ‘omofobia’

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Il ddl Zan-Scalfarotto, quello per inasprire le pene contro l’«omotransfobia», è ancora in discussione al parlamento, ma i suoi effetti già iniziano a sentirsi. A Varese è stato sospeso un primario per un presunto caso di «omofobia». Il chirurgo pretesamente «omofobo» era operativo presso l’azienda sanitaria Sette Laghi, all’ospedale di Cittiglio, piccola cittadina della provincia varesotta. Stando a quanto riportato dal Tgr Lombardia, l’episodio risalirebbe al 25 marzo, cioè in piena emergenza coronavirus. Il primario, durante un’operazione a un paziente omosessuale, avrebbe detto: «Non è giusto che in questo periodo di emergenza io debba perdere tempo per operare questi fr**i di me**a o si impegnino le sale per fare le Ivg [interruzioni volontarie di gravidanza]».

L’accaduto è stato riportato in un esposto presentato da alcuni colleghi del chirurgo. Secondo la denuncia, il fatto sarebbe avvenuto durante un intervento chirurgico al colon retto. Sempre stando ai testimoni, una volta conclusa con successo l’anestesia, e senza che fossero sorti particolari problemi, il primario si sarebbe sfogato apostrofando come «fro**o» il paziente. Infastidito da quelle parole, un altro medico presente in sala operatoria avrebbe protestato così: «Io sono fro**o, lei ha qualche problema con i fr**i’?». A quel punto il primario avrebbe allontanato il collega dalla sala. I testimoni hanno inoltre riferito che l’intervento si sarebbe concluso «con nervosismo e frettolosità», e che il chirurgo avrebbe proseguito con gli insulti al paziente.

Azzardiamo un’ipotesi. Il problema non era il ‘frocio’, il problema era semmai l’uso che il ‘frocio’ aveva fatto del suo retto. Costringendo il chirurgo a perdere tempo con lui invece che occuparsi dell’emergenza che, in quei giorni, imperversava.

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Altrimenti non avrebbe senso. Cosa interessa ad un chirurgo se il paziente è omosessuale?

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Posted by Il Primato Nazionale on Tuesday, July 7, 2020




7 pensieri su “Chirurgo si lamenta perché deve operare gay al retto durante emergenza Covid: denunciato per ‘omofobia’”

  1. frocio o on frocio ormai è la moda e la moda è il motore dell’italietta contiana del ruttoquotidiano , del post, e del cazzintonpost: sia se e naturale o non a una persona possono fare schifo i flocci ma a anche piacere, ergo LIBERTAS!

  2. esistono gli obbiettori di coscienza, ex servizio militare, aborti si può inserire anche i “NO GAY”.

I commenti sono chiusi.