Ottica fantastica. Non c’è nemmeno bisogno di slogan.
Austria miliardari della F1 si inginocchiano contro il razzismo, ferrarista #Leclerc no: "Credo che ciò che conta siano fatti e comportamenti nella nostra vita quotidiana piuttosto che gesti formali che potrebbero essere considerati controversi in alcuni paesi." Top. #RadioSavana pic.twitter.com/Vj3t9ien0K
— RadioSavana (@RadioSavana) July 5, 2020
Dopo i calciatori non potevano non arrivare altri milionari col cervello microscopico a dare lezioni di vita alle persone normali.
Gp Austria, piloti in ginocchio contro il razzismo. Hanno indossato una maglia nera con la scritta ‘End racism#WeRaceAsOne’.
Stanno rendendo il ‘razzismo’ sexy perché ribelle. A questi cerebrolessi mancano le basi. Ovviamente il regista dietro questa pagliacciata è l’incerto Hamilton, che per uno scherzo del destino, evidentemente razzista e burlone, è arrivato quarto. Non ha potuto ripetere la pagliacciata sul podio.
Il nostro plauso va a quelli rimasti in piedi. Tra cui il migliore della gara, Leclerc.
Oltre a #Leclerc, non si sono inginocchiati Kimi Raikkonen, Max Verstappen, Daniil Kvyat, Antonio Giovinazzi e Carlos Sainz Jr.
— Francesca Totolo (@francescatotolo) July 5, 2020
E’ molto importante che ci sia chi non cede al mobbing degli invasati antirazzisti.
Pagliacci! Io mi inchino davanti agli italiani suicidatisi per colpa di questo governo e per i migliaia di cristiani ammazzati nel mondo dai musulmani.
Trova gli ebrei fra quelli inginocchiati. Uno ha cambiato cognome per mimetizzarsi e per guidare papi gli ha comprato la scuderia. Un altro passa per essere di origine italiana. E poi?
Gas the bikes, race car now.
Antani… e chi sarebbero?