Spacciatore africano molesta ragazzi italiani: ridotto in fin di vita

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Aggiornamento:

Massacrano spacciatore africano che minaccia passanti e vengono denunciati

Non è più una buona notizia. Ovviamente, qualcuno non comprende il sarcasmo e lo humor nero.

Giustizieri all’opera a Jesolo. Uno spacciatore nordafricano pestato a sangue, ora rischia la vita. Il tunisino che è residente a Padova, che le forze dell’ordine già conoscono avendo vari precedenti penali, soprattutto per spaccio, aveva iniziato a infastidire un gruppetto di giovani che si trovavano all’esterno di un locale.

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Prima qualche parola di troppo, poi ci sarebbero state le urla indirizzate al gruppetto, quindi gli insulti, anche sputi. Avrebbe, quindi, rovesciato dei cassonetti, arrivando anche a mandare in frantumi lo specchietto di un’auto.

Dopo oltre un’ora, c’è chi ha ritenuto di chiamare i carabinieri e chi, come i ragazzi, ha deciso che era il momento di dargli una lezione.

Tre, forse quattro persone, si sono alzate, si sono dirette verso l’immigrato ed hanno iniziato a picchiarlo selvaggiamente con calci e pugni. Tutto di fronte ad altre persone, una delle quali avrebbe anche registrato un video, che sarebbe stato poi visionato dalle forze dell’ordine. Quando è arrivata la pattuglia dei carabinieri, il gruppetto si era ormai dileguato. Il tunisino era a terra, esanime.

Sia chiaro: in un mondo ideale gli spacciatori verrebbero arrestati, nel mondo dei sogni terminati sul posto dalle forze dell’ordine in modo legale come avviene nelle Filippine e in Brasile, non a caso società multirazziali. Se stranieri, dopo l’arresto e una lunga galera, rimandati a casa. Ma visto che non viviamo in un mondo ideale, e non arrestano altro che chi si difende, è comprensibile la reazione di questi giovani che si sono difesi da un balordo che minacciava loro e gli altri con una bottiglia. Lasciandosi poi prendere la mano.

Perché sai che tanto, poi, dopo pochi giorni, te lo ritrovi lì con la bottiglia in mano. O una pistola.




10 pensieri su “Spacciatore africano molesta ragazzi italiani: ridotto in fin di vita”

  1. Ne hanno già fermati 3 e si dice che dopo l’intervento il tizio sia molto grave. Per ora nessuna “aggravante razziale” è stata tirata in ballo. Anche Repubblica tratta la storia con le pinze. L’aria è calda.

I commenti sono chiusi.