Massacrano spacciatore africano che minaccia passanti e vengono denunciati

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Sulla notizia:

Spacciatore africano molesta ragazzi italiani: ridotto in fin di vita

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I tre sono stati identificati. E denunciati per avere difeso persone minacciate con una bottiglia e reso inoffensivo un delinquente che stava sfasciando le auto.

Massacrato di botte, 3 denunce a Jesolo
Identificati e denunciati per lesioni
personali gravissime tre giovani di Je-
solo, accusati di aver aggredito un
38enne tunisino,ora in pericolo di vita

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La vittima, in stato di ebbrezza ha co-
minciato ad infastidire alcuni clienti
di un bar, gettando verso di loro una
bottiglia di vetro. A quel punto i tre
sono intervenuti, e lo hanno picchiato
brutalmente.

Grazie ai video e alle testimonianze,
gli aggressori sono stati identificati
rapidamente. Sono incensurati.

Insomma, persone normali che pestano uno spacciatore che stava molestando persone con una bottiglia di vetro.




7 pensieri su “Massacrano spacciatore africano che minaccia passanti e vengono denunciati”

  1. Trovo parecchie notizie in questo giornale online che sicuramente non troverei mai da solo, notizie che spesso e volentieri inoltro a conoscenti, amici e parenti.
    Devo però aggiungere che trovo inaccettabile che simili frasi vengano scritte, come ad esempio nell’articolo sopra, dove leggo :
    “Buone notizie da Jesolo ……. ” riguardo al fatto che un nord africano sia in fin di vita.
    Questo non va bene.
    Se volete che continuo a inoltrare i vostri articoli (molti dei quali interessanti), ripulite questi da frasi del genere per favore.
    Inoltre i tre giovani avrebbero dovuto fermarsi nel momento che il nordafricano non costituiva una minaccia, per cui anche il vostro commento riguarda la denuncia è fuori posto
    Saluti

      1. Essere moderati non risolverà nessuno dei nostri problemi. Polarizzare è una opzione. Potrete scegliere fra me che sono “impresentabile” e fra i negri. Scegliete con saggezza.

  2. Come già scritto sopra, condivido molti degli articoli che pubblicate con conoscenti, amici e parenti.
    Alcuni di questi sono lettori di Repubblica, tanto per chiarirci, a cui mando i vostri articoli nella speranza che si rendano conto dell’assurdità di certe politiche portate avanti dai loro beniamini.
    Ma se gli mando articoli e poi questi si fanno un tour e incappano in questo dove, come detto sopra, si usano frasi impresentabili, questi immediatamente mi attaccano dandomi del fascista e via dicendo, e probabilmente mi diranno di smettere di mandare articoli vostri (uno già lo ha fatto tempo fa) e il buon lavoro viene annullato.
    Inoltre, in ogni caso, gioire per il fatto che un nordafricano è in fin di vita grazie alle botte ricevute, molte delle quali ricevute mentre era a terra inerme, è sbagliato.

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