Gatto arrostito da immigrato: “Dietro riti tribali mafia africana”

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Giovanbattista Fazzolari, responsabile nazionale per il programma di Fratelli d’Italia: “Ha destato grande sdegno il video del migrante che arrostisce un gatto a Livorno. Qualcuno ha provato a sostenere che fosse il gesto disperato di una persona affamata e senza altro modo di sopravvivere. Tesi difficile da credere”, sostiene Fazzolari, che ha una sua tesi ben precisa sui motivi di quanto purtroppo è accaduto a Campiglia Marittima. “Fratelli d’Italia da tempo denuncia l’operato in Italia della Mafia Nigeriana, che ha tra i suoi riti anche sacrifici di animali (come galline e gatti) e purtroppo in alcuni casi anche umani, come dimostrato da numerosi esperti di culti nigeriani e dei loro riti vudù e juju”, dichiara.

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Giovanbattista Fazzolari sostiene che l’uomo intento a cuocere il gatto, ormai carbonizzato come si evince dalle immagini, non ha l’aria di essere disperato, indigente o malnutrito. In ogni caso, stando alle sue parole, nessuna di queste condizioni giustificherebbe quell’atto che ha sconvolto l’Italia: “Non si capisce perché abbia dovuto fare quel terribile atto in bella vista, in una piazza davanti a una stazione. È opportuno quindi che gli investigatori accertino se dietro questo gesto non vi sia altro, come la pratica di un rito tipico della mafia nigeriana. Senza colpevoli omissioni e omertà”.

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7 pensieri su “Gatto arrostito da immigrato: “Dietro riti tribali mafia africana””

    1. Dovessero accendere un fuoco questi coglioni al governo metterebbero i legni a 1 mt l’uno dall’altro x rispettare le norme anti chhhhovid!
      Miserabili merde accoglione!

I commenti sono chiusi.