Tal Nadeesha Uyangoda spiega agli italiani che devono pentirsi per il loro ‘razzismo’. E, nello scrivere una delirante sorta di articolo per la piattaforma propagandista di Soros, chiama in causa un morto.
Ovviamente il tuo @NadeeshaUy non è razzismo contro un bianco, #GianlucaBuonanno, scomparso prematuramente a causa di un incidente, la cui dinamica ancora oggi appare fumosa?
Nemmeno i morti sono lasciati in pace.#whitesLivesMatter— Francesca Totolo (@francescatotolo) June 28, 2020
In verità, Uyangoda, è proprio in nome di chi è morto che non possiamo permetterci di cedere ai vostri capricci. E non possiamo permettere ad una straniera, che rimarrà sempre tale, di dirci cosa possiamo o dobbiamo fare a casa nostra.
La frase più delirante è questa:
“If people working in the Italian media perceive American #racism as quite distant from Italian society, it is because journalism in Italy is an almost-white industry.”
Prendono pari pari le rivendicazioni ‘americane’ e le traslano ridicolmente alla realtà italiana. Già sono ridicole negli Usa, ma in Italia, che è una nazione e non un’accozzaglia di etnie, diventano grottesche.
Insomma, giornalisti, fate spazio a Nadeesha.
ma va ! ma ancora date risalto a sti cessi? non sono giornalisti ma come disse Berluskaiser sono agit-prop sovietici