In Italia come profuga perché lesbica accoltella barista: “Odio gli uomini”

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Ha sempre ribadito il suo «odio» verso gli uomini. Ed Elis Gonn, attivista femminista russa di 26 anni, è stata arrestata dai carabinieri per aver accoltellato il titolare di un bar. Ora è in carcere per tentato omicidio. L’ha accusato di averle fatto delle avances durante il colloquio di lavoro, di averla importunata. Così nel pomeriggio di ieri, martedì 25 giugno, è entrata nel locale e si è scagliata contro l’uomo, un italiano di 47 anni. Prima gli ha spruzzato sul volto dello spray urticante, poi l’ha ferito all’addome e a un braccio con un coltello a serramanico.

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Elis Gonn, la donna che ha accoltellato il titolare di un bar in via di Torino, accusandolo di averle fatto delle avances durante il colloquio di lavoro, è un’attivista femminista che dice di odiare gli uomini. Un’invasata in Italia come ‘rifugiata’.

Nel 2018 era stata condannata dal tribunale di Managua per l’aggressione ad un sacerdote nella capitale del Nicaragua. Il 5 dicembre 2018 aveva lanciato dell’acido solforico contro il vicario della cattedrale metropolitana di Managua Mario Guevara, mentre nella chiesa si stavano svolgendo le confessioni. Alla polizia, dopo l’arresto, aveva dichiarato di essere stata indotta dal diavolo.

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“Satana mi ha detto di uccidere qualcuno o avrebbe chiesto la mia vita in cambio”, aveva spiegato la donna, che aveva aggiunto anche di odiare gli uomini per via del suo orientamento sessuale. Alcuni fedeli l’avevano bloccata nella chiesa ma il sacerdote aveva subito ustioni causate dall’acido sul volto e sul corpo ed era stato ricoverato in ospedale.

Nonostante questo, in Italia è una ‘profuga’ perché in Russia la ‘perseguitano’: in effetti, lì i malati di mente li curano, non li assecondano.

Gonn era stata arrestata e, il 3 maggio di un anno fa condannata a 8 anni ma – secondo fonti di stampa nicaraguensi – era stata scarcerata ad agosto. Dopo la scarcerazione è tornata in Italia dove aveva ottenuto, anni prima, lo status di rifugiata come perseguitata in Russia per la sua appartenenza al movimento femminista e per il suo orientamento sessuale. Da tempo la donna risiede a Castiglione Torinese.




4 pensieri su “In Italia come profuga perché lesbica accoltella barista: “Odio gli uomini””

  1. Una così mette in luce gli arcobaleni con i loro veri colori, perchè si autoqualifica come satanista, soggetto psichiatrico in preda a turbe psichiche, probabilmente anche drogata, e comunque con tendenze criminali.

    Per tutti i tipi di elementi disgreganti andrebbe riaperto il “resort” Kolyma…

  2. Satana le avrà sussurrato qualcosa di brutto….speriamo che Dio sussurri qualcosa di bello al giudice che dovrà applicare la sentenza, ovvero tenerla in galera, fino a quando la sbornia le sarà passata.
    In galera non un giorno, almeno dieci anni, poi può rimanere lesbica finché vuole, ma almeno non gira con coltello in mano…
    Dimenticavo, in parlamento vogliono approvare la legge che di fatto chi si oppone allo stile di vita gay e tutto il corollario, rischia fino a sei anni di galera.
    Quindi ecco perché questa tizia è qua in Italia, “per ripristinare l’ordine pre-costituito”, quindi sicuramente il giudice le darà ragione ed in prigione andrà la vittima, per il suo benessere fisico e morale.
    Ecco a cosa siamo arrivati, all’anarchia totale, il popolino non reagisce ancora perché è all’oscuro di tutto. Io non credo nelle premonizione, ma chi diceva che l’isolamento sanitario e tutto quello che è succeduto, avrebbe procurato gravi danni ed aveva ragione, infatti stiamo assaporando solo l’inizio degli effetti collaterali.

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