Forteto, il pm che ha sconvolto i piani della sinistra: “Ho pianto e ricevuto pressioni”, così stupravano i bambini protetti da politici e magistrati

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Bibbiano non è stato un incidente nella storia della sinistra italiana. Bibbiano è solo uno dei tanti casi.

Il Forteto è stato il primo gulag omosessuale italiano dove la sinistra toscana inviava i bambini sottratti ai genitori, perché venissero ‘educati’ ad una nuova sessualità.Ma come nella guerra alla Mafia, il livello politico si è salvato.

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“Ho pianto nella mia stanza quando leggevo gli atti dei bambini mandati al Forteto“. Di fatto “in Toscana per 30 anni si è assistito alla sospensione di tutte regole e leggi in materia” di affidamento dei minori.

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IL sostituto procuratore di Firenze, Ornella Galeotti, pm che ha indagato sugli stupri – ma in realtà siamo ben oltre il concetto di stupro individuale, siamo nel contesto di un piano per sovvertire l’ordine naturale delle cose – nella comunità a lungo modello della sinistra.

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E un modello lo è stato. Per quello che vogliono fare oggi legalmente: dare i bambini ai gay, sovvertire l’ordine familiare. Perseguitare chi si oppone.


Il pubblico ministero, che ha rappresentato l’accusa nel processo di primo grado conclusosi con la condanna per 16 persone, interrogata dalla Commissione d’inchiesta parlamentare:
“Il processo andò avanti con turbative molto importanti – ha detto Galeotti. “Molti reati erano prescritti già al momento in cui abbiamo iniziato a indagare e dunque non abbiamo potuto procedere”.

Il pm rivela anche la ricusazione del giudice Bouchard: “Mi sono sentita molto sola – ha spiegato – molti colleghi con cui avevo relazioni cordiali mi hanno tolto il saluto, ho visto cose accadere in questo processo che non ho visto quando lavoravo in Calabria”.

Ma fortunatamente “ho avuto l’appoggio dalla sua nomina del 2014 del capo del mio ufficio, che ha dato dei segni di presenza nel processo”. E “ci sono stati dei colleghi, pochi, che mi hanno sostenuto sul piano personale. Alcuni mi hanno detto che era tutta una sciocchezza perché gli accusatori erano dei calunniatori che avrebbero gettato la maschera”, ha spiegato Galeotti.

Perché il sistema Palamara è solo una piccola parte di un rapporto incestuoso tra la magistratura e la sinistra politica e culturale italiana. In base a questo rapporto, nella zona di Firenze, per decenni, il Tribunale dei Minorenni, nonostante fossero noti gli abusi al Forteto, continuava ad affidare i bambini sottratti ai genitori a questa comunità proto-Cirinnà.

on solo, secondo il sostituto procuratore “il Forteto aveva interesse a ricevere minori per la sopravvivenza stessa, aveva bisogno di forza lavoro”. Dunque “il Forteto ha goduto di una manovalanza gratuita, nessuno ha mai riscosso lo stipendio”. Galeotti, nel ricostruire durante la deposizione l’agghiacciante caso, ha affermato poi di essersi “pentita dell’impugnazione che abbiamo fatto in appello per il reato di violenza sessuale di gruppo”. Questo perché, a causa dei meccanismi della giustizia, “ha determinato una serie di impicci in cui molti reati si sono prescritti”.

Il giudice ha dichiarato inoltre di aver ricevuto pressioni: “Le pressioni non sono arrivate dalla politica – ha specificato Galeotti- ma non mi sembra né utile né significativo dirlo qui a voi. Diciamo che erano modalità molto scivolose, un po’ lumacone, per arrivare a stipulare degli accordi con il collegio di difesa di Fiesoli. La Procura ovviamente non ha ceduto ed è tutto proseguito senza conseguenze”. In generale sul Forteto, secondo il giudice, “c’è stato un atteggiamento per cui sembrava che il processo si dovesse svolgere secondo le idee di qualcuno, che non accettava che potesse succedere qualcosa d’altro”.

Ora però su queste atrocità la Commissione parlamentare può e deve indagare, tenendo di conto anche della fondamentale ricostruzione del magistrato che per anni si è scontrata con un vergognoso sistema di coperture incrociate.

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La pedofilia è molto oltre la questione del pedofilo. C’è una profonda relazione tra politica e pedofilia. C’è un sistema.

Dovete sempre ricordare che non abbiamo difronte a noi un avversario, ma un nemico. Con cui non si possono accettare compromessi. E’ la guerra finale tra Bene e Male, come ha ricordato monsignor Viganò.

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3 pensieri su “Forteto, il pm che ha sconvolto i piani della sinistra: “Ho pianto e ricevuto pressioni”, così stupravano i bambini protetti da politici e magistrati”

  1. Non esiste ancora un girone infernale adatto ma ci sto lavorando.
    Vocelibera, non c’è un cazzo da scherzare, i responsabili pagarla salatissima.Famiglie al seguito.

I commenti sono chiusi.