Ci stanno riportando il coronavirus sui barconi. La scelta folle dei porti spalancati dopo avere distrutto l’economia italiana chiudendoci in casa per mesi è criminale.

La seconda ondata dall’Africa: un’ecatombe grazie agli sbarchi

I casi nei centri di accoglienza si moltiplicano. E ora arrivano direttamente infetti sui barconi.

Come in Sardegna.
Un clandestini, arrivato nell’Isola in uno dei recenti sbarchi avvenuti nelle coste del Sulcis, che è stato ospite del centro di accoglienza di Monastir, è risultato positivo al Covid-19.

Il tampone è stato effettuato al Santissima Trinità.

Il clandestino, per stare in quarantena ed evitare contatti con altre persone, in una struttura protetta. A spese vostre.

La macchina dell’Unità di crisi regionale si è subito attivata per effettuare il tampone a chi è entrato in contatto con il migrante, compresi i poliziotti e il personale che lavora nel centro di accoglienza di Monastir.

Non basta. In Toscana, ad Arezzo, i poliziotti, nel corso di un controllo, non hanno trovato in casa un romeno infettato dal coronavirus e posto in isolamento domiciliare durante le cure. Il romeno, residente a Palermo, a bordo di un pullman, ha viaggiato fino a Palermo, dove, scattato l’allarme, è stato sorpreso dalla polizia in strada, al mercato di Ballarò, dove abita, intento a passeggiare come se nulla fosse. E’ stato nuovamente sottoposto a quarantena obbligatoria, e la sua permanenza sarà monitorata dalle forze dell’ordine. Nel frattempo si tenta di risalire a quante persone sono venute a contatto con l’immigrato.

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