Rabbia e paura di chi abita vicino alla palazzina occupata alla Garbatella, dove è scoppiato un focolaio di coronavirus. I residenti non possono uscire: “Chi non rispetta le regole aggredisce la nostra libertà”. Lo avete scoperto ora? Aspettate che vi liberi dalla presenza dei clandestini lo Stato?
Lo Stato è ormai un’escrescenza paramafiosa che ha tenuto i cittadini chiusi in casa per mesi per un’emergenza inesistente tranne in alcune zone limitate del Paese e, poi, regolarizza i clandestini e li fa vivere in palazzi che hanno occupato.
Intanto la Raggi pensa ai bambini e ai disabili italiani ospitati da quei cattivoni di CasaPound.
Sia chiaro, c’è chi merita di trovarsi in questa situazione. Come un’accogliona: “Io sono per l’accoglienza, non mi hanno mai dato fastidio”, dice un’inquilina del palazzo accanto a quello occupato. “Ma ora – continua – sono spaventata”. “Mia figlia vive a Milano, doveva venire a trovarmi questa settimana – ci confessa – ma appena sentita la notizia ha cancellato il viaggio”.
Attaccati al cazzo, accogliona. E’ l’indifferenza che uccide questo Paese. Il “finché non dà fastidio a me”.
Prima o poi arrivano.
Strano, una volta si parlava di cordone sanitario. Ma qui scopriamo che esiste anche il cordone virale. La terribile Morte è comunque a suo agio in entrambe i casi. Che il Signore vi assista.
I migliori cordoni se andiamo a vedere…sono quelli che penzolano da un grossa squadra di legno.