Strage di Bergamo: “Conte responsabile?”, PM: “Vedremo”

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Possiamo sintetizzare così il botta e risposta tra la pm che ha interrogato il clan Conte e i giornalisti.

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“La questione è complessa e sarà approfondita all’esito della ricostruzione in fatto”. Così il procuratore facente funzione di Bergamo Maria Cristina Rota si è limitata a rispondere alla domanda se, dopo le audizioni del premier Giuseppe Conte e dei Ministri Speranza e Lamorgese sulla mancata zona rossa a Nembro e Alzano, si possano o meno configurare responsabilità penali o se la scelta di Palazzo Chigi sia da considerare come atto politico e quindi insindacabile.

Ricordiamo che Salvini è a processo per avere tenuto su una nave qualche decina di clandestini. Quello era un atto insindacabile. Mentre negare la zona rossa mentre muoiono a centinaia perché te lo chiede qualcuno che, magari, finanzia il partito che tiene in piedi il tuo governo, è epidemia colposa.

Intanto, arriva la conferma di quello che già si sapeva: il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, gli industriali locali, i commercianti, tutti erano contrari alle zone rosse e all’isolamento.

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Solo l’8 marzo il primo cittadino di Bergamo cambierà idea: quando è troppo tardi.

La Lega adesso vuole vederci chiaro con un’interrogazione in Consiglio comunale, chiedendo “se a inizio del mese di marzo 2020, il sindaco ha ricevuto richieste da singoli imprenditori e/o associazioni di categoria perché intercedesse presso il governo nazionale o i parlamentari del suo schieramento politico al fine di dissuadere l’istituzione della zona rossa di Alzano e Nembro”.

Tra le piste al vaglio della procura di Bergamo, che indaga sull’ipotesi di reato di epidemia colposa, è sempre più consistente quella degli industriali che fanno pressione sui politici per evitare le zone rosse. L’interrogazione della Lega in Consiglio comunale infatti ricorda come il sindaco “promuoveva la campagna Bergamo non si ferma al fine di spingere la gente a recarsi in città e a frequentare bar e ristoranti”. E il deputato leghista di Bergamo, Daniele Belotti, si dice stupito che “la procura” dopo aver chiamato a deporre tutti, dai vertici della Lombardia al governo, “non abbia sentito il sindaco Gori sulle eventuali pressioni per non istituire la zona rossa di Alzano e Nembro”.




5 pensieri su “Strage di Bergamo: “Conte responsabile?”, PM: “Vedremo””

  1. Hanno già sostituito la PM con un amico loro…..Volete sapere come andrà a finire?All”italiana….
    Vale a dire a vino e taralucci.

I commenti sono chiusi.