Guerriglia urbana, clandestini in quarantena scappano in massa e assaltano forze dell’ordine armati di bastone

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Una quindicina di tunisini, nella tarda serata di ieri, sono riusciti ad allontanarsi dalla struttura d’accoglienza – al Villaggio Mosè – dove erano stati posti, subito dopo lo sbarco, in quarantena anti-Covid.

Scattato l’allarme, i poliziotti – in tenuta antisommossa – sono soltanto riusciti a bloccare alcuni dei clandestini (non è chiaro quanti e verosimilmente non si saprà mai), e hanno anche, praticamente per l’intera nottata, rastrellato le campagne circostanti e le principali strade attigue alla struttura.

Movimenti di pattuglie e ricerche che, di fatto, non sono affatto passate inosservate – fra i residenti e fra quanti, specie durante il sabato sera, si sono trovati a passare dal Villaggio Mosè.

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A lanciare l’allarme – per quanto stava avvenendo ieri sera – è stato, attraverso i social, il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle Giovanni Di Caro che ha parlato di “scene di guerriglia urbana al Villaggio Mosè”. Chiaro, inequivocabile, l’appello di Di Caro: “Il centro d’accoglienza per quarantena di viale Cannatello va chiuso! Ci vogliono strutture e luoghi idonei”.
“Scene di guerriglia urbana al Villaggio Mosé. In viale Cannatello gli ospiti di un centro accoglienza migranti, scappano in massa assaltando le forze dell’ordine. Ci vogliono strutture e luoghi idonei. Il centro di accoglienza per quarantena di Viale Cannatello va chiuso”. Scrive sui social il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giovanni Di Caro. Il grillino racconta di aver visto scene raccapriccianti con migranti armati di bastoni. “Ho dovuto lasciare subito il posto perchè ho avuto paura per la mia famiglia”.

Ti diamo una notizia, Giovanni: siete al governo. E c’è un unico luogo dove devono stare i clandestini tunisini: la Tunisia.




3 pensieri su “Guerriglia urbana, clandestini in quarantena scappano in massa e assaltano forze dell’ordine armati di bastone”

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