Vinayaki, un’elefantessa allo stato brado, incinta, è morta nel distretto di Palakkad il 27 maggio dopo aver mangiato un ananas ripieno di esplosivi, secondo alcune testimonianza offerto all’animale da alcuni locali. Secondo gli ufficiali, l’elefante è poi morta nel fiume Velliyar, dove si era rifugiata per proteggere il piccolo che portava in grembo.
CRUDELTÀ UMANA
Degli uomini le hanno offerto ananas riempiti di petardi che poi sono esplosi, squaciandole mandibola e pancia, dove in grembo portava il suo cucciolo: è morta così, dopo orribili sofferenze, una #elefantessa indiana e il suo elefantino.pic.twitter.com/GY5w8YOpXu
— Asiablog.it (@Asiablog_it) June 5, 2020
Molti abitanti della zona vedono un nemico negli elefanti che spesso attaccano chi invade il loro territorio.
L’elefantessa incinta è stata uccisa nella regione indiana ad alta incidenza musulmana di Palakkad:
IL VERO VIRUS SIAMO NOI.
Non stava facendo del male, solo per i vostri porci comodi, siete delle persone di merda.
Era incinta di una povera creatura, da brava mamma si è messa in acqua aspettando che tutto finisse.
Mi viene da piangere, siamo dei mostri.#ElephantDeath pic.twitter.com/LgJo7wNUfK— 𝐆𝐃𝐌 🖤𓃰 (@giiuliasworld) June 5, 2020
No. Il virus non siamo ‘noi’, il virus sono gli altri. Perché l’unico umano che ha interesse all’ambiante e agli esseri viventi è il tanto odiato uomo bianco.
E non potevano che essere islamici gli autori, perché l’induismo rispetta gli animali. Mi trattengo, perché le parole che ho da rivolgere a questi schifosi esseri sarebbero pesanti, ma spero che paghino con gli interessi il crimine commesso.
Io mi trattengo meno e gli farei lo stesso scherzo passando dal culo!