Migranti in rivolta: “Il vostro cibo non rispetta l’Islam”

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Lunedì, un gruppo di trentuno richiedenti asilo si è assembrato a Pordenone, davanti alla Prefettura, improvvisando una manifestazione non autorizzata.

In particolare, i manifestanti, di origine afghana e pakistana, si posizionavano sulla scalinata della Prefettura, tutti muniti di mascherina, ma non rispettando il distanziamento individuale e senza aver preavvisato l’iniziativa in argomento.

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Il gruppo di stranieri chiedeva di essere ricevuti dal prefetto, protestando che il cibo servito presso il centro di accoglienza dell’ex caserma Monti (Comina) era scadente e “offendeva” le proprie tradizioni. Il persona della Prefettura ha immediatamente richiesto l’intervento della Polizia locale, della Digos e di una Volante.

Dopo aver dovuto far accorrere un mediatore culturale e alcuni rappresentanti della Polizia, il capo di gabinetto Michael Mastrolia ha accettato di incontrare due delegati del gruppo, nonostante l’intera protesta non fosse stata autorizzata.

I controlli se il cibo sia effettivamente scadente, ha promesso la Prefettura, avverranno la prossima settimana: intanto però tutti e i 31 richiedenti asilo hanno ricevuto una multa e una diffida a testa. Nonostante infatti indossassero la mascherina, i diversi manifestanti non hanno mantenuto la distanza sociale di sicurezza.




6 pensieri su “Migranti in rivolta: “Il vostro cibo non rispetta l’Islam””

  1. Io non vi ho chiamato ed obbligato a venire e stare qui, quindi a casa vostra se non vi piace. 💥💥💥💥💥

  2. Se il nostro cibo non rispetta le usanze islamiche tornate al vostro paese a mangiare la merda che avete sempre mangiato.Qui è casa nostra,pertanto voi siete solamente OSPITI.

I commenti sono chiusi.