Tre falsi agenti di polizia sono stati arrestati e messi in custodia sabato scorso a Parigi. Vestiti con vere divise, stavano mettendo in scena un falso arresto di natura “razzista”.
Il regista e il cameraman sono stati portati alla stazione di polizia per essere interrogati. Quest’ultimo, che ha tra i 19 e i 26 anni, ha spiegato che lo scenario di questo arresto consisteva nel denunciare il presunto razzismo nella polizia nazionale francese.
L’intento, chiaro, era diffondere poi il video sui social e scatenare disordini stile americano.
Il motivo ce lo spiega l’intellettuale ebreo francese Zemmour:
Éric #Zemmour : «Pour moi, le mouvement Traoré est un mouvement raciste. @JLMelenchon attise les braises par électoralisme, et il joue sur les émeutes américaines pour qu’il y ait ça en France…» #Facealinfo pic.twitter.com/iTpe7vnWOD
— 🇫🇷Nicolas חי🇮🇱 (@_samsonico_) June 1, 2020
Probabilmente gli scontri sociali da noi e razziali dove ci sono più negri altro non sono che la fase due del coronavirus, emergenza inventata dai media posseduti da chi sappiamo noi. Adesso, visto che il coronavirus non spaventa più nesuno, si passa ala fase due, ossia agli scontri di piazza, con pretesti inventati. Da noi manca poco temo.
Se qualcuno ruba un naso per te, sotto sotto c’è un naso.