Straniero semina il panico in ospedale: spacca naso e bocca ad agente

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E’ accaduto al pronto soccorso dell’ospedale Infermi di Rimini. Gli agenti giunti sul posto hanno trovato una guardia giurata riversa a terra, sanguinante dal naso e dalla bocca. Un’altra, invece, tentava a fatica di contenere lo straniero che stava seminando il panico nell’area triage davanti ai pazienti e al personale medico.

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Alla vista della polizia l’uomo ha tentato di aggredire anche gli agenti, che tuttavia sono riusciti a immobilizzarlo. Purtroppo senza sparargli addosso.

Per i due vigilantes dell’Istituto “Cittadini dell’Ordine”, entrambi sotto shock per quanto accaduto, si sono rese necessarie immediate cure da parte dei sanitari. Il più grave ha subìto la frattura delle ossa nasali nonché un trauma cranico. È giudicato guaribile in 45 giorni. L’altra guardia giurata ha riportato un trauma contusivo del braccio destro con una diagnosi di 21 giorni.

Nel corso della giornata il 32enne straniero aveva importunato il personale sanitario del pronto soccorso. La polizia era dovuta intervenire altre due volte per farlo allontanare. Senza arrestarlo.

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Nel corso degli episodi il comunitario, secondo quanto riferito dalla Questura di Rimini, avrebbe provocato ripercussioni sullo stato di salute di numerosi operatori sanitari. Questi ultimi hanno fatto ricorso a cure mediche lamentando stati di shock emotivo.

E’ stato arrestato per i reati di lesioni aggravate, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. È stato processato con rito direttissimo in modalità telematica, al termine del quale è stata disposta la sua custodia cautelare in carcere.

E’ l’ennesima aggressione di uno straniero in un ospedale italiano, come testimonia la foto in alto di un caso precedente.




Un pensiero su “Straniero semina il panico in ospedale: spacca naso e bocca ad agente”

  1. Sono d’accordo con l’africano. Solo per invidia. Purtroppo io non posso picchiare a sangue un agente. Oltre la pesante multa mi metterebbero subito in galera.

I commenti sono chiusi.