Dopo i tanti boss, uno in foto, ecco il pedofilo.
Un’altra scarcerazione targata Bonafede. Stavolta un pedofilo in carcere dal 2014 per violenza sessuale aggravata e maltrattamenti in famiglia.
L’uomo, di cui non è nota la nazionalità, aveva abusato sessualmente della figlioletta ed era stato condannato per i violenti maltrattamenti perpetrati per anni nei confronti della ex moglie e degli altri cinque figli minori: in un’occasione aveva lanciato un coltello da cucina all’indirizzo di una delle figlie, colpendo alla tempia e ferendo la bambina più piccola.
Un altro effetto delle scarcerazioni facili dalle carceri.
Condannato a sette anni e quattro mesi di reclusione nel 2014, poco prima della scarcerazione dal carcere di Bollate, lo scorso febbraio, aveva manifestato sentimenti di vendetta nei confronti della ex moglie e dei figli, nonché verso l’assistente sociale che al tempo aveva fatto partire le indagini, dicendo frasi del tipo: “Al massimo un paio di giorni e torno in carcere: il tempo di ubriacarmi e uccidere qualcuno”. Da qui, la decisione di applicare la sorveglianza speciale.
Già condanna ridicola. Poi ti scarcerano anche prima. E nonostante tu avvisi che farai una strage, non ti rimettono dentro.
I poliziotti della Divisione anticrimine della questura hanno acquisito informazioni dagli psicologi che avevano trattato il soggetto in carcere e avevano segnalato negli ultimi tempi un certo nervosismo dell’uomo. In un colloquio, ad esempio, aveva riferito di non voler andare a dormire in un dormitorio o su un cartone, preferendo ritornare in carcere ”anche con una condanna all’ergastolo”. Tutti questi elementi hanno consentito ‘applicazione della misura di prevenzione che, oltre a consentire un maggiore controllo, ora gli proibisce di avvicinarsi all’ex moglie, ai figli e all’assistente sociale, e di comunicare con loro, con qualsiasi mezzo, potendo essere arrestato in caso di violazione, oltre all’invito a sottoporsi a un percorso di recupero.
Il carcere di Bollate non va bene:
Ergastolano in permesso premio: da anni strane cose nel carcere di Bollate
Vieni vieni bello di mammuccia troia tua….Che la lingua te la infiliamo nel culo assieme al cazzo….Aspettati la giustizia del popolo.Non quella dei giudici.