ASSALTO IMMIGRATI ALL’ITALIA: INVASIONE VIA TERRA E MARE

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Il nostro governo rifiuta di respingere i clandestini verso la Slovenia, mentre la Francia respinge i ‘nostri’ verso Ventimiglia. E poi ci sono i barconi carichi di ex detenuti tunisini.

E’ assalto alle frontiere italiane.

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Sono 285 i clandestini sbarcati tra sabato e domenica, stando ai dati diffusi dal Viminale. In realtà sono solo quelli individuati, visto che nello sbarco dei ‘400’ ad Agrigento, sono stati bloccati appena 60/70 immigrati. “Sono state viste tantissime persone che scappavano per le campagne circostanti”, aveva riferito il sindaco, Stefano Castellino:

Sbarcano 400 tunisini: bloccati solo 60, gli altri si sono dileguati

Soltanto negli ultimi due giorni almeno 400 migranti sono stati intercettati dalla Guardia Costiera libica mentre tentavano di raggiungere le coste italiane. A riferirlo è Safa Msehli, portavoce dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim). I clandestini sono stati poi trasferiti in un centro di detenzione a Zawya, cittadina ad ovest di Tripoli:

Effetto Bellanova: 1.000 clandestini si imbarcano verso l’Italia

Quello di Palma di Montechiaro è l’ennesimo sbarco fantasma. Domenica altri 52 sono approdati sugli scogli di Linosa a bordo di una imbarcazione di medie dimensioni. Il giorno prima a Lampedusa erano sbarcati 47 tunisini. È di questa mattina, invece, la segnalazione di un barcone in pericolo con a bordo 91 persone. I migranti si trovavano a 35 miglia da Malta quando si sono messi in contatto con la linea della Ong Alarm Phone per richiedere un “salvataggio immediato”. Particolarmente inquietante l’assalto dei tunisini. Una escalation negli ultimi giorni:

Tunisia svuota le carceri e scatta l’assalto alle coste italiane: raffica di sbarchi, è invasione

Dall’inizio dell’anno sono 4.737 i clandestini sbarcati ufficialmente in Italia, contro i 1.490 dell’anno precedente. Numeri che se traslati nell’anno dicono che sbarcheranno decine di migliaia di invasori. Per lo più criminali:

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Procura lancia allarme: “Barconi carichi di delinquenti tunisini”

Continuano gli ingressi anche al confine italo-sloveno:

Migliaia di islamici in marcia verso l’Italia: 100 passano frontiera in 48 ore

Il Sap, Sindacato autonomo di Polizia, parla di “rintracci quotidiani”. “L’ennesimo, dopo quello di ieri e dei giorni scorsi: una situazione che obbliga oggi una maggiore attenzione da parte del governo centrale”, denuncia in una nota il segretario provinciale di Trieste, Lorenzo Tamaro. Per il rappresentante di categoria “è fondamentale che si agevolino ed incrementino le pratiche di riammissione in Slovenia degli immigrati che entrano clandestinamente sul nostro territorio nazionale”. Ma secondo il prefetto, Valerio Valenti, i numeri non sarebbero “eccessivamente preoccupanti”. Al governo fa benissimo così.

Non è d’accordo il vice sindaco di Trieste, Paolo Polidori. “La rete cittadina dell’accoglienza è messa a dura prova, soltanto i minori non accompagnati che il comune ha l’obbligo di prendere in carico nelle strutture della città sono 400, e ci costano un milione di euro al mese”, denuncia. “Da Roma – attacca – non arrivano indicazioni precise, la quarantena rende tutto più difficile e il sistema rischia di collassare da un momento all’altro perché i flussi non si fermeranno”. “In Bosnia – continua Polidori – i campi profughi sono stracolmi, si parla di almeno 10mila persone, so per certo che da lì si sono messi in marcia almeno in 500”.

L’arrivo dell’estate rischia di peggiorare le cose. “La Croazia fa il possibile per controllare le proprie frontiere, ma appena inizieranno a sbarcare i primi turisti la maggior parte degli agenti di polizia verrà spostata nelle zone di villeggiatura e il confine resterà sguarnito – aggiunge il vicesindaco – sono tutti fattori che non fanno prevedere miglioramenti da questo punto di vista”. La soluzione per lui sono i respingimenti. “Al confine con la Slovenia però non vengono fatti – denuncia Polidori – il governo ha paura, i militari sono pochi e i migranti una volta passato il confine si cambiano e buttano tutti gli oggetti riconducibili al Paese di provenienza”.

A Ventimiglia, invece, i respingimenti da parte dei poliziotti francesi sono ricominciati. Si parla di una decina di clandestini al giorno. Cifre che però potrebbero salire nelle prossime settimane. “Se continueranno gli sbarchi in Sicilia di conseguenza aumenteranno anche gli arrivi qui al confine, e poi non dimentichiamoci che ci sono anche gli ingressi dalla rotta balcanica, quelli non si sono mai fermati”, ci spiegano dagli uffici della Polizia di frontiera.

“Come hanno fatto ad attraversare l’Italia se gli spostamenti tra le regioni sono ancora vietati”, attacca il deputato leghista Flavio Di Muro. “Se continueranno a mancare i controlli e una gestione degli sbarchi – avverte – è inevitabile che presto assisteremo di nuovo alle scene che abbiamo vissuto in passato qui a Ventimiglia”. “L’annuncio della sanatoria voluta dalla ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova e l’inserimento nel decreto rilancio della possibilità di accogliere i richiedenti asilo nella rete SIPROIMI, quella degli ex Sprar, sicuramente stanno contribuendo a far aumentare il numero delle partenze”, ragiona il deputato della Lega.

Quindi, noi non riusciamo a respingerli in Slovenia, ma i francesi li respingono in Italia: ma governo abbiamo?