“In Italia c’è un grande risparmio privato”. Conte e l’incubo patrimoniale

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Le parole (ambigue) del premier fanno tremare gli italiani: “Non ti permettere di mettere le mani nei nostri conti correnti”

“Siamo tutti consapevoli che in Italia c’è un grande risparmio privato, e sicuramente questa è una delle ragioni di forza della nostra economia. Ci sono tanti progetti, vedremo a tempo debito”.

Ed ecco che sui social sono state pubblicate le prime reazioni timorose e preoccupate da parte degli italiani, che temono di ricevere una fregatura dopo anni di duri sacrifici: “Scendono brividi lungo la schiena a chi ha un conto corrente”; “Ecco che inizia a gettare le basi per una patrimoniale”; “Non ti azzardare a mettere le mani nei nostri conti correnti”; “Eccola, la sento arrivare. Pat, patr, patri, patrim…”.

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5 pensieri su ““In Italia c’è un grande risparmio privato”. Conte e l’incubo patrimoniale”

  1. Le casse pubbliche sono vuote, lo stato impoverito, perfino la riserva aurea depredata nel silenzio generale.
    resta la ricchezza privata.
    Gli eserciti invasori un tempo, sconfitto l’esercito nazionale, depredavano le casse pubbliche, ma anche le case e le banche private, i magazzini, tutto ciò che valeva la pena prendere.
    Oggi lo fanno in modo più ‘pulito’. Ma non è escluso che se un governo nazionale si opponesse seriamente e fieramente, l’oscura cabala globale che punta sempre più apertamente alle migliaia di miliardi di ricchezza liquida, titoli, immobiliare, opere d’arte ed attrezzature industriali varie, non decida di usare le maniere forti come un tempo.
    La narrativa tradizionale ci dice che la Germania fu sconfitta perché Hitler bramoso di potere doveva essere contenuto o avrebbe conquistato, ohibò, il mondo, niente meno. La realtà è che un’alleanza globale ha schiacciato uno stato forte, ma piccolo, si è preso tutte le sue ricchezze e lo ha mutilato da confini storici millenari. L’ostilità alla Germania per inciso non iniziò con le persecuzioni razziali, né con la revisione del trattato di Versailles, ma con le leggi bancarie e sui capitali, che andavano a ledere gli interessi di molti speculatori globalisti.

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