Caos DPCM, riaperture a rischio: notte dei lunghi coltelli

Vox
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Dopo un braccio di ferro che aveva fatto tremare l’intesa tra governo e regioni sul nuovo step dell’uscita dal lockdown al via da lunedì, un nuovo accordo è stato raggiunto in tarda notte tra regioni ed esecutivo, presente il premier Giuseppe Conte.

La riunione era partita in salita, con i governatori che minacciavano di “far saltare il banco”. Così va avanti una lunga trattativa, con una prima proposta del governo rinviata al mittente. Alla fine, confermano diverse fonti all’Adnkronos, la soluzione è stata individuata inserendo un richiamo nella premessa del Dpcm al protocollo unitario delle regioni, che verrà poi allegato al testo del Dpcm nella sua interezza.

2.30
Governo rivede Dpcm,ma si tratta ancora

A quanto apprende l’Adnkronos, il go-
verno -nella riunione notturna con le
Regioni- ha presentato una riformula-
zione del Dpcm,inserendo nelle premesse
un riferimento alle linee guida unita-
rie delle Regioni.

Vox

Ma il testo riformulato -riferisce un
governatore- “non risolve il problema e
genera solo caos”.Per i governatori il
passo del governo non è considerato
risolutivo per salvare l’intesa siglata
nella tarda serata di ieri.Il confronto
va avanti e si tratta ancora per cerca-
re una soluzione.

1.28
Fase 2, nuova riunione governo-Regioni

E’ appena iniziata una nuova riunione
tra il governo e le Regioni sul Dpcm,
dopo che i governatori hanno bruscamen-
te frenato sul testo del decreto, accu-
sando l’esecutivo di non aver rispetta-
to l’intesa raggiunta nella tarda sera-
ta di ieri.

Al tavolo, per il governo,sono presenti
il premier Conte e il ministro degli
Affari regionali Francesco Boccia. “Il
Decreto che dovrebbe aprire da lunedì
la nuova fase del Paese non corrisponde
all’accordo politico raggiunto ieri”,ha
detto il governatore ligure, Toti.




4 pensieri su “Caos DPCM, riaperture a rischio: notte dei lunghi coltelli”

  1. Questi lavorano di notte come i ladri…
    In principio si poteva credere che il lockdown fosse l’occasione di Conte per superare la crisi di governo ed instaurare un potere autoritario. Così avrebbe approvato l’uso del MES e disinnescato le opposizioni.
    Ora invece appare più chiaro che Conte si è trovato in mezzo ad una situazione voluta dall’ “alto”. Ha dovuto fare il lockdown suo malgrado e non ha ancora il permesso di terminarlo. La sua fase 2 è fatta apposta per non funzionare: gli esercenti di buon senso non riapriranno le attività con queste regole assurde.
    Le stesse opposizioni non vogliono realmente la fine dell’emergenza, fanno solo opposizione strumentale: nè Salvini nè Meloni denunciano le privazioni dei diritti e della libertà, ma invocano solo la ripresa delle attività produttive, probabilmente sapendo già che questo non sarà possibile sempre per quegli ordini dall’ “alto”.
    Cosa sta succedendo davvero in Italia? Quali sono le manovre militari attualmente in atto? In un periodo in cui i voli di linea sono drasticamente ridotti, vi è un traffico aereo strano ed intenso. Come si spiega questo dispiegamento eccessivo di FdO?
    Il coronavirus non c’entra niente, è un banale virus influenzale. I grossi numeri li hanno fatti solo le province di Brescia e Bergamo ed andrebbero quindi indagate le vere ragioni di quella concentrazione di morti in quella zona, che non rappresenta tutta l’Italia.

  2. Cosa vuoi che succeda Luigi… che a furia di non esercitare i nostri diritti li abbiamo persi, esattamente come dice la legge dell’usocapione, se tu abbandoni una proprietà e un altro se ne prende cura, occupandola, dopo vent’anni lui diventa padrone. Ecco, l’Italia è stata usocapita.
    Come accade alle società che falliscono vengono smembrate e vendute a trance ad un prezzo irrisorio. Hanno intervistato lo chef Vissani, diceva che nemmeno lui ce la può fare con i coperti permessi perché le spese sono tante e non riesce a coprirle. Figurati lui che ha scritto persino libri e data l’età se ne andrà in pensione con quello che ha già accumulato, certa gente cade in piedi, magari presenziando in trasmissioni di natura culinaria…ma a gli altri conviene chiudere e se qualcuno gli offre soldi per la licenza sono costretti a prenderli perche tasse e affitto galoppano al trotto. C’è tutto un paese in vendita, anzi in svendita, immobili in città che non varranno più un fico secco. Chi è disposto ad affrontare un nuovo lockdown? Io non lo reggerei per cui abbasso il prezzo e scappo.
    Per gli aerei suppongo tu ti riferisca ai jet dell’aeronautica o di ultimissima concezione, qua abbiamo un’areoporto-latrina… dovranno riferirlo quelli che abitano vicino alle basi militari se ci leggono.

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