“Ho provato a sentire alcune aziende agricole della zona – racconta una disoccupata – ma mi hanno detto di mettermi in fila perché le richieste sono tantissime”. E prima ci sono gli immigrati.
Sono sempre di più gli italiani che cercano opportunità di lavoro nel mondo agricolo per scampare al disastro occupazionale scatenato dal ‘lockdown’, ma il mercato è già saturo. La denuncia degli imprenditori: “Non manca la manodopera, ma i soldi per pagarla”
“Non posso rimanere fermo per un anno, mi devo reinventare”. Luca, nome di fantasia, ha 25 anni ed è un lavoratore del mondo dello spettacolo. La crisi economica scatenata dalla pandemia, per lui, ha significato una cosa soltanto: la fame.
Inizia così il reportage del Giornale dai campi italiani. Quelli che la Bellanova vuole riempire di clandestini:
Che infatti, nei campi, non servono i clandestini: