Il 3 giugno l’Italia riapre i confini con l’Europa: misura disperata per salvare il turismo

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Sarà un caos totale. Un gesto disperato. Siamo passati dal non fare uscire la gente di casa fino alla settimana scorsa, ad aprire totalmente le frontiere senza controlli e quarantena.

Il motivo si capisce, ed è, ovviamente, il tracollo economico. Ma a queste cose ci si dovrebbe arrivare per gradi, non di botto. Anche per monitorare eventuali riprese del virus man mano che si riapre.

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Non solo spostamenti tra regioni. Dal 3 giugno l’Italia riaprirà le frontiere per accogliere i turisti provenienti dai paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen, compresi Svizzera e Principato di Monaco. Nessuna quarantena obbligatoria per chi entra nel nostro Paese: una misura “estrema” per non far morire il settore turistico. Sarà’ lAgenzia Ue per le malattie a mappare il territorio europeo e a bloccare il flusso di viaggiatori tra aree con una alta densità del contagio”. Chiuse invece almeno fino al 15 giugno tutte le frontiere europee esterne, ovvero con il resto del mondo. Sarà la Commissione Ue, a metà giugno, a decidere se sospendere o prolungare il blocco.

Resta il fatto che l’Italia può anche aprire le frontiere ai turisti, bisogna vedere se, con il terrorismo fatto fino ad oggi, qualcuno verrà. E se gli altri governi apriranno le loro frontiere verso l’Italia.

La follia è semmai l’eventuale apertura ai cinesi. Dimostrazione che quando uno è nato scemo non muore intelligente. E noi, al governo, ma anche all’opposizione, di scemi ne abbiamo in abbondanza.




Un pensiero su “Il 3 giugno l’Italia riapre i confini con l’Europa: misura disperata per salvare il turismo”

  1. Oggi Massimo Galli in diretta TV si è arreso, spero non per finta, ai suoi nemici favorevoli alle riaperture. Ricordiamo come questo professore milanese si sia speso in questi mesi per perorare la sua causa, che era quella di massacrare i giovani rinchiudendolinin casa sine due per proteggere i vecchi. Questo scienziato marxista, odiatire del popolo, ha finalmente dovuto ammettere, queste le sue oarole: “Si è scelta la strada della convivenza col virus. Adesso tanto vale che se si riapre si riapra bene”. Ha ammesso la sconfitta, sua e di quel mondo li, che pretendeva di rimanere alle leve del comando fino ai 90 anni (vedi De Mita). Non è andata così. Virus On – Vecchi Out. Da lunedì, finalmente, ne vedremo delle belle. Godiamoci l’estate.

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