Scienziati contro Sanatoria clandestini: “Diffondono coronavirus tra la popolazione”

Vox
Condividi!

VERIFICA LA NOTIZIA
Contro la maxi-sanatoria sponsorizzata dalla fanatica di marocchini Bellanova, le associazioni dell’agricoltura. La Coldiretti ad esempio, ha spiegato che tra i clandestini che il governo vuole ‘regolarizzare’ non ci sono lavoratori nell’agricoltura. E quelli che lavorano nell’agricoltura sono al servizio di sfruttatori che, di certo, se dovessero regolarizzarli e pagarli normalmente, assumerebbero invece italiani.

Contrario anche il Comitato Tecnico Scientifico, lo stesso che è stato seguito quasi alle lettera dal premier Conte in questi mesi durante l’emergenza coronavirus. Finché serviva per tenere gli italiani chiusi in casa.

Il comitato ha “valorizzato il potenziale rischio rappresentato da una comunità di persone che vivono in condizioni igienico-ambientali degradate, senza alcuna possibilità di azioni di prevenzione”.

Vox

“Il possibile impiego di questo personale – si legge ancora nel documento riportato dal Corriere – in assenza del distanziamento fisico, l’uso di mascherine e guanti, comporta evidentemente il rischio di contagi interpersonali decisamente pericolosi per i lavoratori stranieri irregolari e privi di permesso di soggiorno”.

In poche parole, regolarizzare tutti non solo non è una mossa apprezzata sotto il profilo economico, ma adesso è anche ritenuta pericolosa per la salute dagli scienziati ascoltati da Conte in questo periodo. E questo perché, come sottolineato dal Comitato, portare nei campi gente proveniente da contesti già di per sé degradati potrebbe rappresentare una vera e propria bomba ad orologeria sanitaria. Difficile da controllare in caso di contagio, pericolosa per i migranti in primis e per la popolazione del territorio circostante.

E in Germania in questi giorni è di nuovo aumentato il contagio proprio ‘grazie’ alla presenza di immigrati stagionali che lavorano nei macelli tedeschi.
Il rispetto delle regole di distanziamento pare una vera rarità tra i lavoratori di questo comparto: a quanto scrive lo Spiegel, i dipendenti di Mueller Fleisch vivono in gruppi da 16 in appartamenti di massimo 117 metri quadri. Molti degli stagionali in arrivo soprattutto dalla Romania e dalla Bulgaria: a quanto riferisce lo stesso ministro alla Salute della Vestfalia, Karl-Josef Laumann, “vi è la preoccupazione che queste strutture soprattutto per quello che riguarda la sistemazione dei dipendenti a contratto stagionale non possano essere conformi alle necessità igieniche di una pandemia”.

Figuriamoci gli africani nelle tendopoli. Che vanno presi e rimpatriati. Non regolarizzati.