Conte e Di Maio umiliano l’Italia per farsi una foto con Silvia Romano ‘islamica’

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L’arrivo doveva essere privato. Perché quella non è ancora Silvia Romano. E’ una vittima condizionata da torture psicologiche di anni. Mostrarla così, come la volevano i suoi rapitori afroislamici, è violentarla una seconda volta.

Non dovevano farla vedere così. E’ diventata un’arma di propaganda dei terroristi. Ma Di Maio e Conte volevano la foto opportunity. Non hanno vergogna.

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Difficile immaginare le pressioni psicologiche e gli orrori ai quali Silvia Romano è probabilmente stata sottoposta durante la prigionia afroislamica. Una ragazzina italiana in mano ad un branco di bestie somale. Quindi non giudichiamo la sua presunta conversione islamica e il rifiuto a togliere l’abito islamico, la sindrome di Stoccolma è nota.

Giudichiamo, invece, i due deficienti che pur di farsi propaganda – quale poi? – hanno umiliato l’Italia mostrandosi con lei ancora condizionata dalle torture psicologiche dei suoi rapitori. Loro sono i veri rapitori di questa disgraziata buonista. L’hanno di fatto sequestrata presentandosi al posto dei genitori e costretto gli italiani all’umiliazione di mostrare una di loro conciata all’islamica dopo torture psicologiche. Vergognoso.

Dei leader seri, una volta compresa la situazione, non l’avrebbero mostrata. Questa, dopo il riscatto milionario, è un’altra vittoria dei terroristi islamici.

L’arrivo doveva essere privato. Perché quella non è ancora Silvia Romano. E’ una vittima condizionata da torture psicologiche di anni. Mostrarla così, come la volevano i suoi rapitori afroislamici, è violentarla una seconda volta.




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