Calabria, Capitano Ultimo contro Governo: “Uccidono la democrazia”

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“L’autoritarismo uccide la democrazia e il diritto all’autodeterminazione delle comunità. Il popolo si ama, non si domina. È solo oppressione”. Lo scrive su Twitter il colonnello Sergio De Caprio, Capitano Ultimo, assessore all’Ambiente della Regione Calabria, postando un articolo sull’annullamento da parte del Tar dell’ordinanza con la quale la governatrice della Regione Calabria, Jole Santelli, aveva consentito la riapertura di bar, ristoranti e agriturismi per il servizio all’aperto. Il ricorso contro il provvedimento era stato proposto dalla presidenza del Consiglio dei ministri.

“Il ministro Boccia porta la Regione Calabria davanti al Tar del Lazio. Un presidente donna (l’unica), Jole Santelli, a testa alta decide con ragionata audacia e indipendenza. Dà fastidio. Boss della mafia al 41bis ringraziano“. Un tweet di fuoco. La Calabria, dove i contagi da Covid-19 sono prossimi allo zero, deve poter ripartire per sopravvivere.

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Capitano Ultimo ha spiegato il suo pieno sostegno alla via intrapresa dalla Santelli: “Ripartire per garantire i diritti. Per non perdere le radici, per rimanere uniti fianco a fianco, senza divisioni, in un momento in cui siamo feriti dal Corona Virus, da una povertà a cui non permetteremo di ridurci in miseria“.

“Vogliamo cercare nella solidarietà consapevole, nella vicinanza ai cittadini, la speranza di costruire una prosperità che si fonda sul bene comune. E’ per questo che la presidente Santelli ha giustamente deciso di ripartire: prima in Italia, per sostenere il lavoro e rimettere in moto l’economia di una Regione dalla straordinarie potenzialità. In un Mezzogiorno che sa e può essere fertile sfruttando le proprie unicità. E’ la resilienza tenace della Calabria, nella nostra Italia”, conclude.




2 pensieri su “Calabria, Capitano Ultimo contro Governo: “Uccidono la democrazia””

  1. Visto che le “democrazie” sono governate da ebrei che ci sostituiscono con dei negri forse era meglio quando c’era Gengis Khan: almeno era più onesto.
    Interessante osservare il cortocircuito di certa sinistra massmediologica che non sa più che pesci prendere coi Cinesi, visto che erano previsti solo come operai e invece adesso glielo stanno mettendo in culo lungo così e duro come il ferro. Forse preferirò essere una colonia cinese, sperando che mi facciano dire che culattoni, arabi e negri non sono affatto una cosa carina. Sarebbe un netto miglioramento.
    Collassare tutta l’economia occidentale in questo modo significa solo che stanno preparando una guerra; il fatto che la stiano preparando non significa che riusciranno a farla visto che non mi sembra che gli ultimi preparativi contro l’Iran o contro Ciccio siano andati a buon fine.
    50 centesimi sui giallini.

  2. Però vedi Antani che ti sei arreso alla possibilità che l’Italia diventi colonia di un paese più potente o meglio… ben governato. Non era meglio tirare fuori i denti subito e dire: i negri in casa nostra non entrano punto! Se ci fossimo mostrati intransigenti rifiutandoci di pagare le tasse, non saremmo arrivati a questi punti. La nostra debolezza, non la forza del governo ci ha ucciso.

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