Sarebbe bastato inviare qualche vigile a ‘rompere’ gli assembramenti, invece di multare i ristoratori in protesta a venti metri l’uno dall’altro.
🔵 "Io non sono un politico da metafore, sono un politico da atti. O le cose cambiano oggi, non domani, è un ultimatum, o io domani prenderò provvedimenti, chiudo i #Navigli e chiudo l'asporto" di bar e ristoranti". Così il sindaco di Milano #Sala pic.twitter.com/rsily8qw2u
— RTL 102.5 (@rtl1025) May 8, 2020
“Quando c’è da ringraziare i milanesi per il loro comportamento virtuoso io sono sempre il primo a farlo, ma ci sono momenti in cui c’è da incazz*** e questo è uno di quei momenti: le immagini di ieri lungo i Navigli sono vergognose”. Nel video-messaggio pubblicato su Facebook il sindaco di Milano, dopo aver visto i video e le foto su Darsena e Navigli pieni di gente senza protezioni, sbotta e minaccia: “Non sono un politico da metafore, ma da atti: o le cose cambiano oggi, non domani, oggi, non è un penultimatum è un ultimatum, o io domani prenderò provvedimenti: chiudo i Navigli, chiudo l’asporto. E poi lo spiegate voi ai baristi perché il sindaco non gli permette di vendere”. E conclude: “Non permetterò che quattro scalmanati senza mascherina, uno vicino all’altro mettano in discussione tutto ciò. Potevamo essere inconsapevoli, non pienamente consapevoli, due o tre mesi fa, e anche io lo sono stato, ma adesso no, dopo tutto quello che abbiamo visto”.
Il discorso di #Sala#Navigli #galli #18maggio pic.twitter.com/VRIrS9g4N3
— mmax🏁 (@mmax_g) May 8, 2020