Sputi all’Hiv alla ragazza violentata: il tunisino era già “espulso”

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È un tunisino di 31 anni, Mhamd Rhimi, l’arrestato per l’aggressione a sfondo sessuale a una ragazza. Il tunisino non è nuovo a problemi con la giustizia e ha pure un decreto di espulsione mai eseguito. L’altro giorno ha tentato di aggredire e molestare una ragazza di 20 anni in pieno centro, a due passi dalla Basilica. Lei ha cercato di evitare le sue “avances” e lui per tutta risposta le ha sputato addosso, in faccia: una, due volte, forse più.

Ragazzina violentata da immigrato a sputi in faccia: positivo all’Aids

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Stesso comportamento anche nei confronti dei carabinieri, in particolare di uno. Da quel momento per la giovane vicentina e per il militare dell’Arma è iniziato l’incubo; sì, perché Rihmi risulta essere positivo al virus dell’Hiv, che si trasmette anche attraverso la saliva. E per questo, a Rhimi, il pubblico ministero contesta la tentata violenza sessuale nei confronti della 20enne, la resistenza a pubblico ufficiale per il comportamento violento tenuto verso i carabinieri che lo hanno fermato e arrestato) e anche l’accusa di lesioni personali gravissime.

Questo è uno Stato che dispiega un dispositivo di repressione soffocante solo quando si tratta di molestare i cittadini italiani. Con i clandestini non fa nulla. Finge di espellerli e poi, dopo qualche tempo, li regolarizza.

Deve finire.