Il Tribunale speciale di facebook

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Un tentativo di creare una sorta di Stato sovrano virtuale. Facebook è una minaccia per la democrazia.

L’hanno ribattezzata la “Corte suprema dei contenuti”. L’organo indipendente al quale gli oltre due miliardi di utenti di Facebook si potranno appellare contro le stesse decisioni del social network in tutte le sue varianti, compreso Instagram. Nasce il così il Comitato di Controllo, l’Oversigt Board, chiamato a giudicare la cancellazione di contenuti e di profili, oltre ad intervenire su temi delicati come l’incitazione all’odio, le molestie, il rispetto della privacy.

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“I casi che sceglieremo di trattare potrebbero essere controversi e le nostre decisioni non potranno accontentare tutti – spiega il Comitato – ci aspettiamo migliaia di segnalazioni, daremo priorità ai temi che potenzialmente possono influire sul maggior numero di utenti”.
Le decisioni della “Corte suprema” saranno “definitive e vincolanti sui contenuti specifici che possono essere consentiti o rimossi da Facebook e Instagram”, hanno affermato i quattro co-presidenti in un editoriale sul New York Times, sottolineando a più riprese di essere “indipendenti”. Un’indipendenza “garantita dalla nostra struttura. Le attività del board sono finanziate da un fondo di 130 milioni di dollari che non può essere revocato. E i suoi componenti – hanno concluso i quattro – non possono essere rimossi da Facebook”.

La democrazia 2.0

Per queste cose ci sono i tribunali nazionali che hanno sovranità anche sul baraccone facebook.




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