Dove sono finite le mascherine, Conte? – VIDEO

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Nuovo allarme mascherine. Dal 4 maggio sono di nuovo introvabili. La denuncia viene dal presidente dell’Unione nazionale consumatori. “E’ inaccettabile che le mascherine siano sparite dalla circolazione proprio con l’inizio della fase 2. Ossia dal momento in cui sono diventate obbligatorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico. Come sui mezzi di trasporto. Un fatto gravissimo, per il quale qualcuno dovrebbe rispondere”. Così Massimiliano Dona, che si chiede che fine abbiano fatto i 12 milioni di mascherine al giorno che Arcuri si era impegnato a distribuire. Tra gli altri, a farmacie, servizi essenziali e trasporti pubblici“.




6 pensieri su “Dove sono finite le mascherine, Conte? – VIDEO”

    1. Il fatto che servano o non servano è assolutamente ininfluente. Il concetto è che se un presidio è obbligatorio ma non lo puoi trovare in commercio è iniquo sanzionare. Direte ma sono permesse in alternativa le sciarpe… vorrò vederli con la sciarpa a luglio tutta intorno al collo! Anche la mascherina ti verrà l’istinto di strappartela dalla faccia!
      Altro grande assente: l’alcool. Da quando è iniziata l’epidemia è sparito dai negozi, dai supermercati, dalle drogherie, ma non ne ricevono più dicono, non è che finisce. Questa cosa puzza un po’.

      1. No, Zanetti, la polemica è mal posta, perchè i problemi sono altri.
        Le aziende sono impossibilitate a riaprire in queste condizioni stringenti e chi ha dovuto chiudere non è stato ancora risarcito.
        Inoltre a Mantova è stata scoperta la cura al coronavirus, la sieroterapia e stanno cercando di boicottarla. All’ospedale hanno persino mandato i NAS per chiudere il reparto.
        Allora la polemica va fatta su queste cose e magari anche sull’ingerenza dell’OMS che peraltro finora non ne ha imbroccata una.
        Fare la polemica sulle mascherine è sciocco ed antiproducente.

    2. Do ragione a Joe Fallisi, anzi aggiungo che le mascherine sono antigeniche e se portate al lungo possono provocare l’ipossia, con conseguenze pesantissime per cervello, cuore e fegato.
      In 4 minuti può portare anche alla morte. Ah, ma non importa, tanto anche i morti da ipossia oggi finirebbero nella conta del coronavirus della Protezione Civile.

  1. Luigi puoi continuare a chiamarmi confidenzialmente Lavinia come hai sempre fatto qua😄
    Per levarmi di torno quel 666 che tiravate sempre in ballo associandolo a gente di naso (e non a chi è agli antipodi di un vaticano perverso) Ho dovuto scegliere tra le opzioni che il sito mi metteva a disposizione… un finto nome, un finto cognome.
    Non sapevo che i Nas di Mantova hanno contrastato la cura. Urge telefonata per indagare.

    1. La mia piccola indagine è già finita o quasi. Ho chiamato i carabinieri di Mantova che negano ogni coinvolgimento, però sono stati cortesi e mi hanno dato il numero giusto 0659944328 in realtà non risponde Roma ma direttamente i nas di Cremona che sono quelli che hanno fatto l’intervento. Negano nel modo più assoluto che il plasma sia stato vietato in quell’ospedale come altrove. Se sono andati e hanno fatto delle indagini possono essere riconducibili alle problematiche legate alle sacche o ad altro non conforme alle regole igieniche. Quest’ultimo punto è oscuro perché fa parte delle indagini e verrà divulgato dopo che il gip si pronuncerà (se ci sarà una denuncia si intende) L’ultimo step sarà parlare con l’ufficio stampa del nosocomio, ma dubito che se sono stati trovati con le mani nella marmellata avariata ce lo vengano a dire a noi.

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