Zaia: «Oggi è liberi tutti», PD rosica e interviene il virologo Nino D’Angelo

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Zaia: «Per noi lockdown finito il 10 aprile. Oggi è liberi tutti»

«Per avere un primo bilancio dei nuovi casi di Covid-19 che si verificheranno nella fase 2 dovremmo attendere il tempo di incubazione che è in media di 5 giorni, ma prudenzialmente ne attendiamo almeno 14. E potremo iniziare a capire cosa è successo con la riapertura parziale dell’Italia, se sarà cambiato il valore di R0, tenendo sempre presente che la percentuale di persone esposte al virus varia da regione a regione, ma si aggira attorno al 90-95%, anche se ad esempio in Lombardia sarà più bassa dato che i focolai sono stati più intensi». A parlare con l’Adnkronos Salute nel giorno dell’avvio della fase post-lockdown in Italia è Giorgio Palù, past president della Società europea di virologia e professore emerito di Microbiologia dell’università di Padova, membro della task force Covid-19 del Veneto.

«L’elemento che bisognerà tenere fortemente in considerazione in questa fase – spiega – sarà la tracciabilità di tutti i contatti dei casi positivi: occorrerà seguire attentamente quello che succede e isolare i contatti primari, ma anche secondari e terziari dei positivi, con la massima attenzione. E bisognerà sapere chi ha fatto il tampone, chi la sierologia. Il Veneto lo sta facendo anche grazie a un trial attivato con un certo numero di aziende, abbiamo tracciato alcune migliaia di soggetti anche grazie all’anagrafe di sorveglianza epidemiologica. Insomma, alcune regioni sono pronte, anche la Lombardia si sta adeguando, altre meno».

«In questa fase – ribadisce Palù – dovremo essere ancora più rigorosi rispetto a quella precedente, perché potenzialmente potremmo andare incontro a un’epidemia ancora maggiore rispetto alla prima. E questo rigore deve passare attraverso i controlli su chi sono i soggetti suscettibili e quelli in pre-esposizione, cioè quelli che sono venuti a contatto non solo un caso positivo, ma anche con un contatto di un caso positivo, o con un contatto di un contatto di un paziente positivo. Questo si può fare se si ha un’anagrafe dettagliata, un sistema di analisi epidemiologica con tamponi e test sierologici anche nelle aziende», conclude.

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Non è d’accordo mister involtino, il governatore della Toscana Rossi: «La Calabria ha fatto una fuga in avanti priva di senso, mi è sembrato un comportamento del tutto legittimo da parte del governo impugnare quel provvedimento. E tuttavia va detto che lo Stato non le ha certo indovinate tutte e farebbe bene anche a riconoscerlo. Basta scaricare tutto sulle Regioni». Queste le parole del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in un’intervista alla “Repubblica”.

Rossi non risparmia nemmeno il collega del Veneto, Luca Zaia: «Un bell’atteggiamento da sbruffone dire che lui può riaprire tutto ora. L’idea del liberi tutti è sbagliata. Dobbiamo scongiurare un ritorno al passato coi contagi. Trovo che tanto Zaia quanto Fontana e l’inconsistente Salvini sbaglino a dire che sono pronti a ripartire con quei dati. Lo Stato fa bene ad esercitare le sue prerogative ma tutti abbassino i toni. Serve leale collaborazione».

E condivide il suo ‘pensiero’ anche il noto intellettuale Nino D’Angelo: «E’ il governo centrale che decide come ci dobbiamo comportare, non è che ognuno può fare come ca… gli pare! Se tutti facessero come hanno fatto Zaia in Veneto e la Santelli in Calabria la gente sarebbe lasciata allo sbando». Queste le parole di Nino D’Angelo all’Adnkronos a commento dell’emergenza Coronavirus e della sua gestione, soprattutto nella fase 2 partita oggi. «La verità e che loro (la Lega, ndr) devono andare sui giornali perché stanno perdendo consensi. Ora Salvini e vuole riaprire tutto ma così si rischia di giocare con la vita delle persone! Bisogna aprire ma piano piano ed è il governo che deve decidere».

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«Oggi ho postato sui social una mia foto con la mascherina -prosegue il cantautore napoletano-. Dobbiamo dire a tutti di metterla anche per strada, come fanno a Napoli! Questi sono dei pazzi! In questa situazione di emergenza è normale commettere qualche errore ma penso che Conte stia gestendo bene questa pandemia che sta colpendo non solo noi ma tutto il mondo. Non vorrei essere nei panni del Governo».




Un pensiero su “Zaia: «Oggi è liberi tutti», PD rosica e interviene il virologo Nino D’Angelo”

  1. Ah ora è il governo centrale che decide come dobbiamo comportarci tutti. Ma quando il governo centrale è occupato dalla destra invece è lecito non obbedirgli, suona bene come concetto.
    E qualcuno gli dica che la buffonata delle regioni come enti contrapposti allo Stato centrale fu voluto proprio dal PCI perché sapeva di potersi creare dei centri di potere con cui contrastare il potere centrale al quale sapeva, a quel tempo, di non poter aver accesso. Ora le cose sono cambiate e il governo è da 20 anni ‘roba loro’, e non gli sta più bene.

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