Buoni spesa tolti a italiani per darli a immigrati: la decisione della toga

Vox
Condividi!

La precedenza ai cittadini italiani è “discriminatoria”: la delirante e illegittima sentenza arriva dal tribunale civile di Ferrara in merito ai criteri di accessi ai buoni spesa forniti dal Comune leghista.

“Non mi lascerò intimidire”, aveva scritto solo ieri il sindaco Alan Fabbri sulla sua pagina Facebook. E oggi lo ripete dopo l’ordinanza cautelare di un giudice, la toga rossa Mauro Martinelli, del Tribunale di Ferrara. Toglie il pane di bocca agli italiani per darlo ai clandestini.

Nell’ordinanza che accoglie il ricorso si legge infatti che quei criteri sono “discriminatori” in quanto “contengono, per gli stranieri extra Ue, il requisito del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo, anziché i soli requisiti relativi alla condizione di disagio economico e alla domiciliazione nel territorio comunale”. Inoltre, è stata ritenuta discriminatoria anche la parte della delibera, datata 1 aprile, che “prevede un ordine di priorità a favore dei cittadini italiani, quindi degli appartenenti all’Unione Europea e, infine, ai cittadini non appartenenti alla Ue”. Da qui la decisione di “ordinare al Comune di riformulare i criteri” senza le clausole che erano state predisposte, “consentendo la presentazione di nuove domande, prefissando un termine idoneo e attribuendo ai nuovi richiedenti il medesimo importo attribuito ai primi richiedenti che si trovassero nella stessa condizione, applicando per gli uni e per gli altri i medesimi criteri” e attribuendo ai nuovi richiedenti lo stesso importo ottenuto da chi ha già potuto accedere ai buoni.

Vox

Insomma: di fatto tolgono i buoni spesa ai poveri italiani per darli ai soliti immigrati. Che invece se non possono mantenersi dovrebbero tornare a casa.

Pensate: discriminatorio, in Italia, dare la precedenza agli italiani. E’ evidente che serve fare tabula rasa delle burocrazie che sono indipendenti, come la magistratura, perché dipendenti da un’oligarchia globalista e indipendenti dalla volontà popolare.

La causa era stata intentata da Asgi, l’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione finanziata da Soros che sceglie sempre tribunali dove sa che ci sono giudici adatti all’uopo, alla quale hanno poi aderito anche Cgil, Cisl, Uil e l’Associazione Culturale Umanità.




5 pensieri su “Buoni spesa tolti a italiani per darli a immigrati: la decisione della toga”

I commenti sono chiusi.