I cinesi stanno completamente rovesciando la realtà, da untori che hanno devastato il mondo, a ‘vittime’.
“Per disposizioni governative, momentaneamente non possiamo autorizzare l’accesso agli stranieri”. E tutto questo davanti agli occhi dei suoi figli, con la più grande pronta a intervenire per spiegare che il papà non è infetto. La bambina è intervenuta anche qualche giorno fa, mentre era con altri bambini in una salag iochi. Quando hanno visto il suo papà gli hanno puntato il dito e hanno cominciato a gridare che aveva il coronavirus, così ancora una volta è dovuta intervenire la bambina, che ha spiegato che straniero non equivale a infetto. “E poi gli ha anche detto che i contagiati erano loro”, chiosa Pietro. Che da questa serie di episodi è molto provato, soprattutto perché ci vanno di mezzo i suoi figli. “Ma lo sapete che mia figlia, che fra poco tornerà a scuola, ha dovuto fare il tampone perché ha il papà straniero? Gli altri bambini cinesi non l’hanno dovuto fare”.
E pensare che noi abbiamo 30mila morti perché Conte non ha voluto mettere in quarantena i figli dei cinesi.
Come sapete io ammetto, anzi approvo il razzismo ovunque. I cinesi fanno benissimo a segregare i negri/stranieri perche diversamente andrebbero in giro come fanno qua. Avete visto come sono remissivi? Diceva… posso… devo… li hanno educati bene ed ora daranno loro un calcio in culo. Via!