Agricoltori chiedono aiuti: “Rischiamo chiusura”, governo invia 200mila clandestini

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Uno studio di Coldiretti stima perdite per 7,4 miliardi per l’agroalimentare made in Italy. Il grido d’aiuto degli imprenditori agricoli: “se nessuno ci aiuta perderemo tutto”.

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E qualche demente asserisce che gli agricoltori italiani avrebbero bisogno di regolarizzare 200mila clandestini. In quale realtà parallela?

“Non ci sono i soldi per mandare avanti la produzione, rischiamo di perdere il raccolto di un’intero anno perché senza entrate non riusciamo a sostenere le spese”, racconta David Granieri che per vivere produce olio e nella stagione stiva apre l’agriturismo nella sua tenuta. Le piante non si fermano, la natura segue il suo ciclo e fermarlo non può essere un dpcm. “Si continua a lavorare altrimenti perdiamo tutto. Tutto il possibile incasso del prossimo anno”. Ma le giacenze sono troppe, l’invenduto ha raggiunto numeri mai visti portando gli imprenditori a registrare un calo delle vendite che supera il 50%. “Facendo un calcolo approssimativo tutto la merce che ancora abbiamo in stoccaggio mi farà perdere circa 150mila euro”, continua David.




Un pensiero su “Agricoltori chiedono aiuti: “Rischiamo chiusura”, governo invia 200mila clandestini”

  1. Ha già detto tutto il collega ma poi scusate ci sono addetti italiani (dipendenti) nelle aziende agricole, cosa ci servono 200000 persone in più che difficilmente lavorerebbero in agricoltura, perché stando a tutte le notizie che girano qui, gli irregolari non vengono qui per lavoro, ma semmai per farsi mantenere o finire tra le mani di criminali pronti a sfruttarli. Tra i regolari che lavorano, sappiate che sono pochi quelli che fanno la denuncia dei redditi, il resto sono fantasmi per il fisco.
    Lo so per certo, ad ogni modo l’agricoltura ha bisogno di ben altro, ma forse anche il ministro dovrebbe essere un altro. La signora Bellanova sarebbe meglio che si fosse candidata come sindacalista…

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