Le 7 milioni di mascherine ordinate da Zingaretti sono sparite in Cina

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GUARDIA DI FINANZA NELLA REGIONE LAZIO: LA PROCURA DI ROMA INDAGA SULLE MASCHERINE FANTASMA DI ZINGARETTI – IL GARANTE SCELTO DAL GOVERNATORE PD PER SALVARSI È COINVOLTO IN UN PROCESSO DI CAMORRA. È LUI CHE HA FIRMATO LA FIDEIUSSIONE CHE DOVREBBE COPRIRE L’ ACCONTO DA 15.295.000 EURO CHE LA REGIONE HA DATO A UNA PICCOLA DITTA, LA ECO TECH, CON UN FATTURATO QUINDICI VOLTE INFERIORE ALL’ANTICIPO CHE HA OTTENUTO E CHE HA UNO STRANO SOCIO CINESE.

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Le Fiamme gialle acquisiscono documenti sui dispositivi sanitari pagati ma mai arrivati: c’è già un indagato. Giunta pd nel panico anche per la polizza stipulata con la società di una persona sotto processo per camorra.

La Gdf va a caccia dei contratti tra l’azienda di Frascati e il fornitore Exor. Al vaglio ci sono i margini di guadagno della ditta e le specifiche tecniche dei prodotti: sono N95 e non Ffp3. E ancora devono arrivare da Shanghai.

Inadempimento di contratto sulle pubbliche forniture: è il reato ipotizzato dalla Procura di Roma sulla mancata consegna di sette milioni e mezzo di mascherine alla Regione Lazio da parte della Eco Tech srl . Anche la scadenza di ieri, dopo rinvii di oltre un mese, non è stata rispettata. E l’ ente pubblico, che in questa vicenda è parte lesa, è ora pronta a chiedere i risarcimenti.

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Su delega del procuratore aggiunto Paolo Ielo i finanzieri del Nucleo provinciale hanno già acquisto negli uffici del Dipartimento regionale della Protezione civile i contratti stipulati a metà marzo in affidamento diretto (come previsto dal regime emergenziale), lo scambio di mail e la documentazione fornita a sostegno della propria credibilità da parte della società con base in Cina, sede a Frascati, un capitale sociale da 10mila euro e una composizione societaria oggetto di indagine assieme ai suoi vertici.

Alla difficoltà di reperire un cargo per il trasporto si è aggiunto da ultimo un «nuovo» dazio doganale del 6%. La merce, secondo le rassicurazioni fornite dal consolato italiano a Shangai, è già imballata in attesa dell’imbarco. Ma in una mail inviata ieri alla Regione la Eco Tech spiega che per difficoltà del socio cinese l’ adempimento è slittato. Senza sbocchi in un paio di giorni, la commessa salterà.

Il contratto, in tre lotti, prevede la fornitura di 9,5 milioni di mascherine al costo totale di 35,9 milioni di euro, 11 dei quali già versati in anticipo. Finora sono arrivate due milioni di mascherine chirurgiche. Mancano le Ffp2 ed Ffp3 destinate al personale sanitario e ospedaliero del Lazio, alle forze dell’ ordine e alle categorie di lavoratori più a rischio. «Non c’ è un problema di approvvigionamento – dicono in Regione – siamo coperti per oltre un mese». Ma il tempo un’ alternativa per la «fase 2» comincia a stringere.

Eco Tech , che prima dell’ emergenza produceva lampadine a led, è partner del colosso svizzero Exor che cura la distribuzione dei prodotti 3M ed ha appalti anche con Emilia-Romagna e Veneto. Incalzata dalle opposizioni, la Regione assicura che tutto è avvenuto alla luce del sole e che si è scelta un’ offerta che abbinasse costi e tempi di consegna (con una penale da 10mila euro al giorno). Ma anche sui prezzi (3,60 euro le Ffp2, 3,90 le Ffp3) le opposizioni danno battaglia e si sono rivolte alla Corte dei Conti. Dopo una prima disdetta, il contratto è stato rinnovato dietro la sottoscrizione di due polizze da parte della Eco Tech con la Seguros Dhi-Atlas , il cui referente italiano figura in un’ inchiesta sul riciclaggio della camorra romana.




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