Twitter come la Cina: messi al bando i post che mettono in dubbio tesi governative

Vox
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Twitter eliminerà tutti i post in dissenso con la versione dei governo e “istiganti ad attività pericolose o destinate a spargere disordine e panico su vasta scala”.

Il social network Twitter, dopo aver limitato da marzo la condivisione di post atti a contraddire gli enti d’informazione pubblica sulle linee guida da seguire durante l’emergenza coronavirus, ha spiegato con un post l’aggiornamento delle sue norme, provvedendo all’eliminazione di tutte le “affermazioni non verificate che incitano le persone a compiere attività pericolose e che potrebbero portare al danneggiamento e alla distruzione di infrastrutture critiche 5G, o a panico diffuso, agitazioni sociali e disordini su vasta scala”.

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In pratica, quando all’inizio della pandemia noi parlavamo di migliaia di morti in arrivo, “spargevamo panico su vasta scala”. Quando dicevamo di indossare le mascherine, mentre Oms e Governo dicevano di no mentre Conte ne faceva incetta, contraddicevamo gli “enti di informazione pubblica”.

Twitter è totalmente irrilevante nel discorso pubblico, solo una piccola minoranza, per lo più di attivisti già schierati che parlano tra loro, lo utilizza pensando di condizionare il discorso pubblico.




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