Governo distribuisce buoni spesa, Pc e tablet nei campi Rom

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Coronavirus, nei campi rom buoni spesa del comune

Il Comune ha iniziato la distribuzione dei buoni spesa: prima Lombroso e Monachina, poi Gordiani e Barbuta, seguiranno Salone e Salviati, “per completare tutti i campi attrezzati tollerati entro la settimana” – ha detto in commissione capitolina Valeria Neri, dell’ufficio speciale Rom, Sinti e Caminanti del Campidoglio.

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“La distribuzione – ha spiegato Neri – è complicata perché abbiamo dovuto rispettare alcune regole, come il reddito di cittadinanza (chi lo percepisce è escluso dalla possibilità di ottenere i buoni spesa ndr.) di cui molti sono beneficiari, ma stiamo facendo anche altro per l’arrivo dei generi alimentari”.

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“Nei campi ci sono ancora situazioni borderline a livello di residenzialità e cittadinanza, ma grazie alla sinergia con il dipartimento gli utenti – ha detto il vicecapo di Gabinetto con delega alla Sicurezza e alla Protezione civile di Roma Capitale, Marco Cardilli – hanno potuto accedere ai servizi perchè l’Ufficio Rom si è fatto garante di quelle situazioni che potevano avere una difficoltà formale all’accesso a questi aiuti. Le difficoltà – sostiene il dirigente – a oggi possono dirsi superate”.

Coronavirus, pc e tablet per studenti rom: “Ma manca la connessione” – Il Comune, al tempo della didattica online causa Covid-19, rincorre anche la scolarizzazione dei bambini rom ai quali dovrebbero essere forniti pc e tablet: “Abbiamo acquisito l’elenco dei minori iscritti a scuola e lavoriamo in tal senso, ma ci sono alcune problematiche che stiamo affrontando non di facilissima soluzione, come reti wi-fi e problemi di connessione” – ha ammesso Claudio Zagari, direttore della direzione Accoglienza e Inclusione di Roma Capitale.




3 pensieri su “Governo distribuisce buoni spesa, Pc e tablet nei campi Rom”

  1. Beh in fondo con l’appellativo “risorse” la sbodrina intendeva dire che tutte le risorse vanno a loro. Io guarderei anche oltre questi affronti, perché se danno loro gli strumenti per “studiare” on line significa che non hanno intenzione di riaprire le scuole ad ottobre e tra le due questa mi sembra la peggiore.

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