Coronavirus, morti in ospizio: in Regioni rosse i dati peggiori, strage di anziani

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L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha diffuso nei giorni scorsi i dati sul contagio e le morti da Virus Cinese, che definisce Covid-19, all’interno delle Rsa (le case di riposo riconosciute dalle Regioni).

Dal report la regione ‘peggiore’ risulta l’Emilia-Romagna. Il che potrebbe sorprendere, visto che i media se ne sono disinteressati, concentrandosi sulla Lombardia, così come le toghe.

Il fatto è che, nell’arco trimestrale dell’emergenza pandemica, considerata l’ Italia intera, la percentuale tra tutti i deceduti nelle case di riposo in Italia, è addebitabile per il 40,2% al Corona. In cima alla graduatoria, pareggiando la letalità degli ospizi spagnoli, ecco la Regione rossa per eccellenza, segnalata tuttora per fama universale e mai sfiorata da dubbio alcuno di buon governo: lì c’è stato il 57,7% di decessi dovuti al Covid, mentre la Lombardia, epicentro planetario dell’aggressività del contagio, seguiva con il 53,4.

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A parte le provincie di Trento e Bolzano, subito dopo Emilia Romagna e Lombardia troviamo l’Umbria, governata fino all’anno scorso e da sempre dal PD, e la Toscana.

Non crediamo ci siano particolari responsabilità delle Regioni, visto che in testa alla classifica ci sono tutte le zone più colpite dal coronavirus, anche se il fatto che l’Emilia Romagna venga prima della Lombardia, nonostante quest’ultima sia stata colpita dall’epidemia in modo più massiccio, qualche significato lo deve avere.

Se teniamo presente il livello epidemico generale, le regioni rosse sono quelle con i dati peggiori negli ospizi.