Le vendite di carne di cane e gatto sono aumentate in Vietnam e in Cambogia dallo scoppio del coronavirus perché le persone credono che abbiano proprietà che contrastano i virus dell’influenza.

Anche alcuni medici ospedalieri raccomandano la carne ai pazienti, sostenendo che aiuta a proteggerli dal freddo e a riprendersi da un intervento chirurgico.

Ma gli esperti dicono che mettere in gabbia gli animali in gran numero e macellarli in condizioni sanitarie precarie aumenta le possibilità di dare vita a malattie pericolose e non ci sono prove che la carne abbia effetti benefici.

Il commercio fa parte della “bomba a orologeria” dei mercati di animali vivi che avrebbero scatenato la pandemia e che potrebbero scatenarne un’altra.

La pandemia ha anche portato a un’improvvisa moltiplicazione nei piatti di carne di cane e gatto pubblicizzati su app per la consegna di cibo mentre i ristoranti in Vietnam passano ai servizi da asporto.