Coronavirus, basta uno starnuto per diffonderlo al supermercato – VIDEO

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Lo dimostra una simulazione 3D effettuata da uno studio finlandese. I ricercatori dell’università Aalto di Helsinki dimostrano che in caso di tosse o starnuti le particelle che contengono il virus possono rimanere nell’aria parecchio tempo e diffondersi facilmente in luoghi chiusi.

In pochi minuti le particelle possono spostarsi attraverso le corsie di un supermercato, con il rischio di infettare altre persone.

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Non solo, perché secondo gli studiosi in questi luoghi chiusi e accessibili si verifica il cosiddetto effetto “droplet” potenziato, a causa dalla ventilazione interna delle strutture. “I rischi di contagio sono concreti e alla luce di questo studio dobbiamo ribadirlo: è necessario restare in casa e uscire per fare la spesa il meno possibile. Uno o due metri di distanza di sicurezza tra le persone potrebbero anche non bastare”, ha concluso il coordinatore dello studio, il professor Ville Vuorinen.

Insomma: fateci uscire di casa, introducete l’obbligo di mascherine in supermercati e altri luoghi chiusi.




8 pensieri su “Coronavirus, basta uno starnuto per diffonderlo al supermercato – VIDEO”

  1. I dati che ho non potrebbero essere più sicuri Adolf, da 25 morti giornalieri circa siamo passati a 75, solo a Genova, e vengono quasi tutti cremati. 75×20 capoluoghi farebbe già 1.500 poi ci sono le province, i paesi… mi chiedo invece visto che i primi sintomi sono uguali e poi dopo una certa evoluzione i malati vengono tenuti nascosti ai parenti, se quello che chiamavano influenza sia un mix con dentro l’ebola o un altro brutto accidente. Effettivamente in un video si è visto un braccio di un malato ed era pieno di macchie rosse e queste, per quel che so, non sono riconducibili all’ebola. Purtroppo non ho la più pallida idea ma ho come la sensazione che non hanno detto tutto e sia peggio di quello che vogliono far credere. Spero di tutto cuore che sia tu ad avere ragione.

    1. Iavinia, i cadaveri vengono cremati per distruggere le prove. E vengono distrutte anche le cartelle cliniche. Ai parenti dei defunti gli viene detto a parole che sono morti di corona, ma sono TUTTE BALLE. Viviamo in un paese di bugiardi cronici, basta vedere i governi falsi degli ultimi 10 anni. C’è tutto un complotto dietro. Di quei diciottomila morti ce ne saranno si e no 4000 morti per complicanze da corona. E attenzione, non PER il corona ma IN SEGUITO a complicanze dovute al corona.

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